Roma, 29 set. (askanews) – Il Trentino vanta una ricca tradizione di lessicografia dialettale. Le diverse aree territoriali presentano peculiarità linguistiche proprie. Un patrimonio culturale, oggetto di innumerevoli studi, che adesso viene condiviso in rete per renderlo fruibile a tutte le persone interessate alla materia.
Si chiama “Archivio lessicale dei dialetti trentini” (ALTr) ed è il risultato di un progetto partito negli anni Novanta dall’Università di Trento, curato da Patrizia Cordin e Stefano Bernardini dell’allora Facoltà di Lettere, oggi Dipartimento di Lettere e Filosofia. Un lavoro di ricerca pluridecennale e certosino – spiega Unitn – che si era concretizzato, nel 2006, con la realizzazione di un CD – Rom, contenente oltre 30mila schede lessicali relative alle parlate romanze nella provincia di Trento. Questa prima parte dello studio era stata finanziata con fondi del Ministero dell’Università e della Provincia autonoma di Trento. Oggi questo strumento risulta obsoleto, tanto da non essere più supportato da molti programmi e apparecchiature informatiche.
Per non disperdere la dettagliata opera di raccolta, si è deciso di riproporla in formato digitale e metterla in rete. Insieme a Tiziana Gatti, ora funzionaria del Museo Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provinciali, e a una squadra di linguisti, dialettologi, antropologi, informatici, i due autori Cordin e Bernardini, hanno dato vita a un “dizionario dei dizionari trentini” online ad accesso libero (lessicotrentino.lett.unitn.it). L’ALTr sarà presentato il 30 settembre alle 17.30 nella sala conferenze del Polo culturale diocesano Vigilianum (Trento – via Endrici, 14).
Una vera e propria banca dati, la prima pubblicata in internet, che raccoglie il lessico dialettale di sei aree del Trentino: zona centrale, valle di Cembra, Valsugana, Primiero, valle di Non e val di Sole. In totale l’ALTr conta 47.328 schede lessicali. Ogni scheda, accanto al termine dialettale, riporta la trascrizione fonetica del termine, la traduzione italiana, le informazioni relative alla fonte (autore, area geografica di riferimento, località), possibili varianti ed eventuali osservazioni. Non mancano poi, se disponibili, fotografie o disegni riferiti all’oggetto designato.
Un’interfaccia semplice e intuitiva, di facile navigazione anche per i non addetti. Chi non conosce un termine dialettale può iniziare la ricerca dal termine italiano per trovare tutte le varianti presenti nei dialetti delle aree trentine incluse nella banca dati. Oppure si può cercare un preciso lemma dialettale, anche senza conoscerne la trascrizione precisa (il sistema infatti permette di trovare la parola specifica) e verificarne significato e usi. È anche possibile sapere se lo stesso termine è usato in una sola o in più varietà dialettali.