Roma, 29 set. (askanews) – Un luogo in cui i piccoli pazienti ricevono cure mediche, dove i bambini si sentono protetti e compresi e un ambiente che promuove il loro benessere emotivo, psicologico e sociale. “Siamo soddisfatti perché la Chirurgia pediatrica e neonatale della nostra Azienda è ripartita con slancio. In pochissimo tempo abbiamo attivato il Day surgery per garantire un accesso breve, di solo un giorno, ai piccoli pazienti e, sotto questo aspetto, siamo in linea con i migliori ospedali pediatrici della penisola. Il percorso è lungo ma possiamo fare bene. L’obiettivo è centrare l’attenzione sui bambini in ospedale e ridurre i tempi di attesa, concentrarci non solo sulla guarigione fisica, ma anche al supporto del bambino nella sua totalità e dei suoi genitori”, ha detto Antonio Lorenzo Spano, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.
“In parallelo alla chirurgia ordinaria, i primi di settembre abbiamo dato un nuovo assetto all’attività chirurgica della nostra Unità operativa introducendo la chirurgia di giorno (Day surgery) per alcune patologie chirurgiche pediatriche. Durante la prime sedute operatorie sono già state seguite 23 procedure chirurgiche su pazienti pediatrici di diverse età anche con tecniche mininvasive ove indicato, di cui alcuni quindicenni – ha spiegato Francesco Saverio Camoglio, direttore dal 2 agosto della Chirurgia pediatrica e neonatale dell’Aou di Sassari – Nelle Chirurgie pediatriche che non hanno il Day hospital, la permanenza del paziente in ospedale è di tre giorni, noi invece riduciamo a zero la degenza notturna e questo significa maggior benessere per il bambino e per i genitori. Inoltre, il Day surgery rappresenta un risparmio considerevole in termini di personale, costi e tempi. Una delle novità è che abbiamo innalzato a 16 anni l’età dei pazienti pediatrici da operare, mentre prima i ragazzi dai 14 ai 16 anni venivano presi in carico dalla Chirurgia generale”.
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