Roma, 28 set. (askanews) – Al G7 dell’Agricoltura di Siracusa, Coldiretti porta in piazza la bellezza e la qualità del florovivaismo italiano, un settore cruciale per l’agricoltura che genera oltre 3 miliardi di euro di fatturato, 27.000 aziende e dà lavoro a quasi 200.000 persone. Un comparto che sta vivendo un momento difficile a causa delle importazioni selvagge, l’impennata dei costi di produzione e gli avversi fenomeni meteo, ma si conferma importante per la nostra agricoltura con un export che vale oltre 1,2 miliardi.
A Siracusa il racconto di Coldiretti passa dai giardini diffusi nelle strade e piazze di Ortigia, con alberi, arbusti e fiori coltivati nei vivai siciliani, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurre il consumo di acqua per spiegare come le piante siano sempre un valido alleato.
Il florovivaismo non è solo una fonte di bellezza, ma un aiuto strategico per l’ambiente, soprattutto nelle città, dove le piante contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria assorbendo CO2 e riducendo l’inquinamento. In questo contesto, le “piazze verdi” ad Ortigia rappresentano un esempio concreto di come la natura possa integrarsi con il patrimonio storico e culturale del territorio, offrendo benefici tangibili sia per la salute delle persone che per la sostenibilità urbana.
Coldiretti, attraverso la Consulta Nazionale Florovivaismo e in collaborazione con Filiera Agricola Italiana Spa, ha organizzato incontri per promuovere il Sigillo “Firmato Dagli Agricoltori Italiani”, che garantisce la trasparenza e l’origine delle materie prime. Questo sistema assicura maggiore stabilità economica ai produttori, valorizzando il prodotto e coprendo i costi di produzione, a beneficio sia degli agricoltori che dei consumatori.
L’obiettivo è far conoscere al mercato, italiano ed estero, il valore unico delle piante e dei fiori italiani, sviluppando progetti che valorizzino la filiera florovivaistica, in linea con i valori di sostenibilità e tracciabilità.