Roma, 28 set. (askanews) – I libanesi piangono la morte del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco aereo israeliano nella periferia meridionale di Beirut. Molti si sono ritrovati a pregare, in lutto, fuori dalla Moschea Mohammad Al-Amin della capitale libanese dopo che Hezbollah ne ha confermato l’uccisione.
Una donna, quasi incredula, piangendo, ha deetto: “Non è morto, non è morto. Il Sayyed (Hassan Nasrallah) rimarrà tra noi; ci ha promesso che avrebbe pregato a Gerusalemme e portato la vittoria a Gaza. Il Sayyed non muore. Possano morire tutti coloro che desiderano la sua morte. Il Sayyed non muore”.