Genova, 27 set. (askanews) – “Non è una gara a chi fa l’elenco più lungo: non vedo infrastrutture che non servono ma vedo infrastrutture che non sono finanziate. Non c’è un euro sul raddoppio ferroviario del Ponente, sulla Gronda sappiamo che c’è una grande forbice, al Terzo valico manca un pezzo per arrivare a Milano e si rischia di uscire dal Pnrr… E ragioniamo sull’efficienza di quelle che ci sono e sui servizi perché in questi anni non ci si è fatti sentire abbastanza con i concessionari e perché la Liguria oggi ha meno treni e aerei di dieci anni fa”. Lo afferma il deputato Pd e candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, Andrea Orlando, in una intervista al Secolo XIX.
“Sia sui treni che sugli aerei – prosegue Orlando – c’è un tema di mercato: una maggiore destagionalizzazione del turismo può far crescere la domanda e il servizio. Per quanto riguarda gli aerei al Colombo c’è una tassa sui ticket tra le più alte, per esempio agiamo su quello. Il turismo ligure è cresciuto, ma ha fatto peggio delle altre regioni e nel frattempo abbiamo sperimentato i problemi dell’overtourism. Io credo che la leva della cultura vada usata diversamente, per portare eventi in grado di allungare le stagioni turistiche e rispettando le vocazioni dei territori. Sul turismo sportivo, congressuale e culturale possiamo crescere molto”.