Roma, 27 set. (askanews) – Esce l’8 novembre per Artist First e Sony Masterworks il nuovo progetto discografico di Dardust, “Urban Impressionism”, un lavoro al pianoforte in cui l’artista esplora nuove combinazioni di suoni e contrasti per aumentarne la vividezza, già anticipato dai brani Mon coeur, Béton Brut, Impression, Skyline, Italian Rêverie, Danse (en plein air), Nocturne of You.
Dopo l’asse geografico Berlino, Reykjavík e Londra, che ha attraversato i primi tre dischi (7, Birth, S.A.D Storm and Drugs) e approdando poi a Duality (2022), l’album ispirato al Giappone con cui ha delineato i suoi due emisferi sonori, in bilico tra ragione e sentimento, tra musica strumentale da camera ed elettronica da club, Urban Impressionism, il suo quinto album in studio, rappresenta una vera e propria sintesi capace di ricomporre le sue dicotomie.
Dardust torna a sfidare ancora una volta le convenzioni della musica neoclassica/contemporanea e lo fa, come suo solito, abbattendo i confini tra le arti, unendo musica e architettura, armonizzando i contrasti ma partendo da nuove fonti d’ispirazione. Da un lato, le geometrie architettoniche delle periferie urbane, dal brutalismo al post-modernismo, che in musica si traducono in espressioni genuine, forgiate senza il ricorso ad abbellimenti o artifici produttivi; dall’altro, le rapide pennellate dell’impressionismo pittorico, che si riflettono nel suo approccio alla composizione. Dardust esplora nuovi scenari urbani attraverso viaggi e registrazioni di suoni nelle periferie di diverse città e lo fa prendendo a modello la capacità degli impressionisti di dipingere scene di vita moderna all’aperto rappresentando la realtà in modo soggettivo ed enfatizzando la percezione personale e immediata piuttosto che la precisione dei dettagli.
“Tutto è nato da un’analisi delle strutture compositive di Brian Eno, Debussy e Steve Reich. Da lì ho trovato un mio linguaggio minimale, in cui il pianoforte continua a ricoprire un ruolo centrale”, racconta Dardust. “Ho cercato di realizzare un album dalle atmosfere urbane e oniriche, attraversato dai suoni analogici dei sintetizzatori Moog One, Juno 66 e Take5, le ripetizioni del Godfather e dai campionamenti registrati negli spazi urbani di Parigi, New York e Londra. Mi piaceva l’idea di andare a colorare il bianco e nero delle nostre zone emotive come un pittore impressionista. Le periferie che si vestono di nuovi colori non sono altro che ‘i non-luoghi’ della nostra sfaccettata sfera emotiva lasciati in disparte, i nostri traumi, le nostre ferite. Vulnerabilità che vanno percorse e indagate senza paura, per acquisire una rinnovata luminosità e plasmare una versione migliore di noi stessi”, aggiunge.
I singoli brani sono accompagnati da video musicali girati a Parigi in luoghi brutalisti, da Les Arènes de Picasso a Viaduc de Montigny, traducendo così in immagini il contrasto e al tempo stesso la fusione tra la geometria dei luoghi e la musica.
Dardust come producer vanta due vittorie al Festival di Sanremo e un palmarès di 100 dischi di platino.
Il tour Urban Impressionism prenderà il via il 18 marzo 2025, e attraverserà i palchi di 9 città europee, partendo da Barcellona e proseguendo poi a Madrid, Lisbona, Parigi, Bruxelles, Amburgo, Berlino, Praga, Londra. Il tour è prodotto da Metatron, A1 Concerti, ITB International Talent Booking.