Siracusa, 26 set. (askanews) – L’innovazione tecnologica nel settore agricolo, spesso definita “Agricoltura 4.0”, sta trasformando le modalità di coltivazione e la gestione dei prodotti agricoli. Diverse tecnologie emergenti stanno contribuendo a rendere l’agricoltura più sostenibile, produttiva e resiliente. Presso la sede della Fondazione Inda a Siracusa si è svolto l’incontro dal nome “Innovazione Tecnologica nel settore Agricolo”, organizzato da Open Gate Italia con gli official partner Bat e Bayer Crop Science, nell’ambito di Divinazione Expo di Siracusa, l’evento che anticipa il G7 Agricoltura e Pesca di Ortigia.
Andrea Di Paolo, Presidente, BAT Trieste, ha dichiarato: “Bat Italia sostiene da sempre il settore agricolo, negli ultimi 10 anni abbiamo acquistato 300 milioni di euro di tabacco italiano. Vogliamo costantemente migliorare ed il nostro obiettivo è quello di minimizzare gli impatti nelle comunità in cui lavoriamo. Il nostro progetto ‘We Plant’ si pone l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua della filiera tabacchicola”.
Greta Pignata, Head of Marketing Communication di Bayer Crop Science, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “L’obiettivo di Bayer è permettere all’agricoltore di produrre preservando la natura ed aprendo la strada verso l’agricoltura rigenerativa, nella quale produttività e sostenibilità vivono insieme”.
L’innovazione tecnologica nel settore agricolo sta portando ad una produzione agricola più sostenibile ed efficiente. L’adozione delle tecnologie è sostenuta da politiche adeguate, investimenti in infrastrutture e formazione per gli agricoltori: in particolare, il PNRR prevede un investimento di 1,6 miliardi di euro per la creazione di cinque Centri Nazionali di eccellenza, aggregazioni di università, enti e organismi pubblici e privati di ricerca e imprese. Un esempio è Agritech, Centro che sfrutta le tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale e le produzioni avanzate per promuovere l’agricoltura di precisione volta a contenere l’agrochimica e le emissioni di gas serra, preservando così la tutela delle risorse naturali, e riducendo perdite produttive e sprechi.
Matteo Lorito, Presidente di Agritech, ha presentato l’attività del Centro: “Agritech è una grande scommessa nazionale. Siamo un grande centro instaurato per portare le tecnologie abilitanti nel settore agricolo: quest’ultime sono in grado di dare una spinta di competitività al sistema agricolo del Paese”.
Chiara Antonucci, CEO di Abit Agritech, ha spiegato quali sono gli obiettivi del Centro: “Vogliamo studiare il suolo ed aiutare gli agricoltori a trovare soluzioni concrete per continuare a coltivare in maniera sostenibile per il futuro”.
L’evento ha rappresentato un’occasione di approfondimento sul futuro della filiera agricola italiana: l’obiettivo è vincere le sfide di domani con un approccio sempre più green e sostenibile.