Roma, 26 set. (askanews) – “In ambito agroalimentare, le Indicazioni Geografiche sono per definizione prodotti che, in virtù della trasparenza verso il consumatore, della tracciabilità e delle certificazioni, hanno costi di produzione superiori ai prodotti comparabili slegati da tali vincoli. Per questo motivo, l’adozione di dazi e barriere al commercio mirate contro le IG vanno considerate come strumenti ‘non etici'”. Così il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli, che si trova a Siracusa-Ortigia in occasione del G7.
Bertinelli torna a porre l’attenzione sui rischi legati al protezionismo: “nell’attuale clima di incertezze, guerre e ritorsioni nello scenario geopolitico globale – spiega – stiamo assistendo a una nuova fase di escalation di iniziative tese al protezionismo e a ostacolare il libero commercio, quali dazi e barriere commerciali”.
Nel quadro delle merci di interesse ‘globale’, l’ambito agroalimentare e i prodotti di elevata qualità come il Parmigiano Reggiano infatti “sono quelli potenzialmente più a rischio di essere colpiti e danneggiati da questa deriva. Non parliamo solo dei rischi legati al mercato USA. Di recente si sono infatti aperti indirettamente spazi di ritorsione anche in Cina, e sicuramente questa lista è destinata ad allungarsi”, spiega Bertinelli.
Le misure di protezionismo sono infatti “dannose per quei prodotti che sono un vero e proprio patrimonio dei territori d’origine, da cui non possono essere per loro natura delocalizzati, e che rappresentano un bene collettivo delle comunità che li producono – prosegue Bertinelli – Da qui nasce l’esigenza di portare avanti in tutte le sedi, in Italia, in Europa e nel mondo, una richiesta di tutela dei prodotti IG da possibili interventi contrari al libero commercio”.
“L’occasione della nostra assemblea nel contesto del G7 agricolo – conclude il presidente del Consorzio – è una grande opportunità per avviare questa battaglia, che dovrà diventare la nostra priorità dei prossimi anni e che dovrà essere supportata con forza da tutte le istituzioni, sia nazionali che europee”.