Napoli, 26 set. (askanews) – Il Consorzio di tutela della Ciliegia di Bracigliano Igp è stato ufficialmente riconosciuto dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica numero 233 del 23 settembre 2024. È stata accolta, dunque, l’istanza presentata nei mesi scorsi dal Consorzio. “L’indicazione geografica protetta fu attribuita, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, dall’Unione europea il 30 gennaio del 2023. Da allora – ha spiegato Francesco Albano, presidente del Consorzio – abbiamo dovuto assolvere a tutta una serie di obblighi procedurali, a partire dalla costituzione del consorzio e dalla certificazione delle produzioni dei soci”. Soddisfazione per l’ambito traguardo è stata espressa da Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno: “Il riconoscimento attribuisce al Consorzio di tutela le competenze di soggetto unico incaricato delle funzioni previste per le Igp, cioè promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza, informazione del consumatore e la cura generale degli interessi della Ciliegia di Bracigliano Igp”. Un ruolo di animazione e supporto, prima per l’attribuzione dell’Igp e poi per la costituzione del Consorzio e del suo riconoscimento, è stato svolto dal Gal Terra è vita (Gruppo di azione locale) nel cui territorio ricadono le zone vocate alla cerasicoltura nella Valle dell’Irno. La zona di produzione della ciliegia di Bracigliano Igp, indicata nel disciplinare, comprende l’intero territorio dei comuni di Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Cava de’ Tirreni, Fisciano, Mercato San Severino, Pellezzano, Roccapiemonte e Siano in provincia di Salerno e di Contrada, Forino, Montoro, Moschiano in provincia di Avellino. Territori in cui si contano 420 aziende agricole, più alcune dedite alla commercializzazione, e una superficie interessata alla coltivazione della ciliegia di 135,42 ettari. La produzione annua è di circa 10mila quintali.