Roma, 25 set. (askanews) – “L’Italia è sì la quarta nazione in Europa per superficie costiera sul totale del territorio, il turismo costiero però contribuisce soltanto all’1,9% del Pil. Questo lo dobbiamo soprattutto a carenze infrastrutturali e anche però alla qualità dei porti turistici. Quindi riteniamo sia fondamentale proseguire sul miglioramento e trasformare il potenziale della nostra nazione in effettiva possibilità concreta”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè intervenendo in video collegamento alla seconda edizione del Forum Risorsa Mare, organizzato da The European House Ambrosetti in corso a Palermo.
“Dobbiamo investire in infrastrutture moderne e sostenibili, migliorare l’accessibilità e promuovere anche una gestione responsabile delle risorse naturali che sono passi essenziali per attrarre un turismo di qualità. Non dobbiamo puntare sulla quantità – ha detto ancora il ministro – ma sulla qualità. E per arrivare a questo dobbiamo raccogliere la sfida sui servizi e i porti turistici fanno parte integrante dello sviluppo di un turismo del mare di qualità. E dobbiamo anche aiutare dal punto di vista delle risorse”.
Il ministro ha ricordato alcune azioni già intraprese – come l’accesso al wi-fi nei porti, la possibilità di tracciare ingressi e uscite nei porti – riconoscendo che ancora molto resta da fare anche sul fronte della formazione “della professionalizzazione degli operatori del settore”, perché “per essere sfidanti dobbiamo alzare la qualità dei nostri servizi”. “C’è necessita – ha detto ancora – di uniformare a livello nazionale le varie tassazioni, che invece purtroppo cambiano da comune a comune e questo non è possibile se vogliamo un turismo di qualità e non di quantità”.
“Noi – ha concluso il ministro Santanchè – stiamo facendo in modo di costruire un prodotto migliore per venderlo meglio, perché l’Italia si merita di tornare ad essere sul primo gradino del podio per quanto riguarda il settore del turismo”.