Roma, 25 set. (askanews) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito oggi di voler far tornare gli sfollati israeliani nelle loro case nel nord del paese, “infliggendo colpi a Hezbollah che non avrebbe mai immaginato”.
“Non posso spiegare tutto quello che stiamo facendo – ha detto in un video pubblicato sui suoi canali social – ma posso dirvi una cosa: siamo determinati a far tornare a casa in sicurezza i nostri residenti”.
“Stiamo infliggendo colpi a Hezbollah che non avrebbe mai immaginato – ha aggiunto il premier, citato dal Times of Israel – lo stiamo facendo con forza, lo stiamo facendo con l’astuzia. Posso promettervi una cosa: non ci fermeremo finché non torneranno a casa”.
Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, il generale Herzi Halevi, ha incontrato oggi i militari di stanza nel nord di Israele, dicendo loro che l’obiettivo degli attacchi aerei in corso da giorni in Libano è, anche, quello di “preparare il terreno al vostro possibile ingresso” nel territorio libanese.
“Sentite i jet sopra la testa; abbiamo colpito tutto il giorno. Questo serve sia per preparare il terreno al vostro possibile ingresso sia per continuare a degradare Hezbollah. Oggi, Hezbollah ha ampliato il suo raggio di fuoco e più tardi in giornata riceverà una risposta molto forte. Preparatevi”, ha detto Halevi, stando alla nota diffusa dall’esercito. “L’obiettivo è molto chiaro: far tornare in sicurezza i residenti del nord. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo preparando il processo di una manovra, il che significa che i vostri stivali militari entreranno in territorio nemico”, ha aggiunto Halevi.
“Il vostro ingresso in quelle aree con la forza, il vostro incontro con gli operativi di Hezbollah, mostreranno loro cosa significa affrontare una forza professionale, altamente qualificata e con esperienza di battaglia – ha proseguito – state arrivando molto più forti e molto più esperti di loro. Entrerete, distruggerete il nemico lì e distruggerete in modo decisivo la loro infrastruttura. Queste sono le cose che ci consentiranno di far tornare sani e salvi i residenti del nord”.
Intanto Sono almeno 90.530 le persone sfollate in Libano a causa dei bombardamenti israeliani. A dichiararlo è l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni delle Nazioni Unite.
Secondo il report dell’agenzia circa 40.000 persone, dopo aver lasciato la parte meridionale del Paese, hanno trovato riparo in 283 rifugi. Le strade del Libano sono inondate di auto dirette verso il Nord del Paese.
E’ di almeno 51 morti e 223 feriti il bilancio delle vittime degli attacchi aerei messi a segno mercoledì dalle forze israeliane in Libano. Lo ha detto il ministro della Salute libanese, Firas Abiad, citato dai media locali.