Milano, 24 set. (askanews) – La biodiversità è il pilastro della salute del Pianeta, ma quanto ne sanno gli italiani a riguardo? Non abbastanza, anche se lo vorrebbero: secondo una ricerca di AstraRicerche per Findus un italiano su due (56%) ammette di aver informazioni scarse o inesistenti e per il 90% ne servirebbero di più; le nuove generazioni sono più informate, ma l’80% vorrebbe che se ne parlasse di più a scuola.
La ricerca è stata presentata per il lancio del progetto “Futuro Fiorito”: dal 24 al 28 settembre l’edicola di Piazza XXIV Maggio di Milano diventa un’oasi in fiore con attività e workshop per educare le persone alla salvaguardia del Pianeta e delle sue specie ed aumentare la consapevolezza sulla biodiversità.
Marco Miglioranza, Head of Marketing Findus: “Findus ha sempre avuto a cuore il tema della sostenibilità e questa è un’ulteriore dimostrazione che ci teniamo a sensibilizzare le persone sull’argomento, riteniamo che il tema della sostenibilità e della biodiversità siano assolutamente asset fondamentali per il futuro della società e per andare ad accrescere competenze in ambiti importanti per il futuro di tutti noi e del Pianeta”.
Molte attività sono dedicate ai bambini delle scuole, grazie al progetto “A scuola di futuro”, realizzato insieme con ScuolAttiva Onlus.
Carlo Alberto Pratesi, professore di Marketing, Innovazione e Sostenibilità, Università Roma Tre: “Gli italiani mediamente ne sanno poco rispetto ad altri Paesi, però, vogliono saperne di più e questa è la buona notizia; da un lato la scuola sta modificando i suoi programmi e sta riportando attenzione su questo tema, dall’altro servono altri soggetti che si impegnino nello spiegare la biodiversità alle persone e le aziende sono anche uno degli attori che lo può fare, alcune aziende lo hanno fatto prima delle altre e questo è un vantaggio per loro”.
Nella pratica la tutela della biodiversità passa da progetti come “Bordi fioriti”, con la piantumazione nei campi Findus di piante che danno rifugio a insetti impollinatori, e dalla tecnologia di aziende come 3Bee, nature tech company che si occupa di monitoraggio, tutela e rigenerazione della biodiversità.
Davide Briganti, senior Communication & Biodiversity Strategist 3Bee: “Quest’anno con Findus abbiamo attivato un nuovo progetto di monitoraggio della loro filiera agricola, siamo andati ad analizzare circa 1000 ettari di terreni per capire lo stato della biodiversità di questi campi; analizzeremo questi dati attraverso la nostra piattaforma digitale, capiremo quali possono essere le strategie di biodiversità da mettere in campo e se necessario andremo a rigenerare con un progetto di rigenerazione”.
E la natura in questo caso chiede aiuto alla tecnologia: dalle immagini satellitari ai sensori che registrano il suono generato dal battito delle ali degli insetti impollinatori, alleati della biodiversità.