Roma, 24 set. (askanews) – Nuova mobilitazione del Movimento Difendiamo i pini e la bellezza di Roma che denuncia che, “nel centenario del capolavoro di Respighi (I Pini di Roma, ndr.) prosegue imperterrito il progetto di distruzione dei pini di Roma nel Centro Storico, il patrimonio arboreo e paesaggistico della Capitale dopo la giunta Gualtieri rischia di non riprendersi mai più. Pini SANI sani abbattuti a largo Corrado Ricci per richiesta del cantiere. Ieri di fronte al Colosseo traffico paralizzato dai mezzi pesanti e dalle motoseghe che hanno abbattuto i tre pini iconici a Largo Corrado Ricci presso la Torre dei Conti”. Lo storico scorcio, denuncia il comitato cittadino “è così stato cancellato definitivamente, dopo che diversi cantieri lo hanno martoriato negli anni, con rifacimenti inutili. E sembra proprio che la richiesta di abbattimento (con carattere di urgenza per di più), sia venuta dal cantiere di scavo, nonostante i pini fossero periziati come sani e quindi da tutelare con le leggi nazionali”. “Non abbiamo potuto fare niente – sottolinea Jacopa Stinchelli co-fondatrice del movimento Difendiamo i pini e la bellezza di Roma, già promotrice della protesta in Campidoglio del 2023 – il 19 settembre il Comune ha pubblicato sul sito un annuncio come se li avessero già abbattuti, poi è successo oggi, è il caos completo”. “Il regolamento del verde- continua Stinchelli – dello stesso Comune prevede che si dia avviso alla cittadinanza condividendo le perizie del caso almeno una settimana prima. Se la politica ci avesse dato retta saremmo riusciti a salvare dalle motoseghe gli alberi completamente sani, che pure sono stati abbattuti a molte centinaia, ed evitare le capitozzature che vediamo in tutta Roma”. “Ora – aggiunge ancora – non ci resta che rinnovare il grido d’allarme, sembra che nessun pino del Centro Storico sia più al sicuro tra Pnrr, Giubileo e ora anche i ‘fondi Caput Mundi’. Kaputt Mundi: la Capitale rischia di svegliarsi un mattino completamente sfregiata senza i suoi alberi tutelari e iconici, i pini”. Le Asssociazioni spiegano che “si stanno radunando in diverse manifestazioni sia a Roma che in tutta Italia, per difendere i pini e i grandi alberi dai danni umani che ne provocano gli schianti e dai cantieri che li considerano ingombri per il loro redditizio cemento. Il danno irreversibile ai polmoni di Roma è leggibile nelle troppe ordinanze del Sindaco per irrespirabilità dell’aria”. “Nel Centro Storico – aggiungono i cittadini – dei 50 promessi si sono visti solo 12 nuovi pini già adulti . In compenso se ne sono abbattuti a migliaia in tutta Roma , per non parlare dei soldi buttati a ripiantare alberelli piccoli mai innaffiati e curati”.