Roma, Associazioni: 9 proposte a Gualtieri per il dopo-sgombero – askanews.it

Roma, Associazioni: 9 proposte a Gualtieri per il dopo-sgombero

Polo Esquilino: Non basta dire ‘no’, vogliamo un Tavolo!
Set 24, 2024
Roma, 24 set. (askanews) – “Il Polo Civico Esquilino ha la possibilità di contribuire in modo risolutivo all’emergenza dettata dallo sgombero di Viale Pretoriano. E di dare risposte alle necessità di questo territorio. Serve la volontà politica”. Con una nota la rete di associazioni ricorda al Campidoglio che “due settimane fa, il Polo Civico dell’Esquilino, insieme a moltissime altre realtà che operano attivamente su questo territorio, ha ricevuto una targa dal Comune di Roma per ‘L’impegno profuso a servizio della Comunità’, la lettera che accompagnava l’astuccio di velluto blu recitava anche: ‘…Per l’alto livello dell’apporto al miglioramento della qualità della vita e della convivenza sociale’. Il Polo, prima e dopo lo sgombero “non si è limitato a ribadire la propria contrarietà. Gli attivisti e le attiviste del Polo che si sono subito attivati per trovare un luogo sicuro dove far trascorrere la notte piovosa alle persone sgomberate (tra cui anche una donna) e rimaste senza tende”. Il Polo stesso “si attiverà per garantire assistenza notturna agli ospiti, nell’attesa del Tavolo in cui si pretende di discutere delle proposte e delle soluzioni di medio-lungo termine. Proposte concrete e realizzabili anche a strettissimo giro, che si vuole discutere con chi ha la facoltà di decidere ma, a quanto pare, non ha la volontà politica dell’ascolto”. Sono 9 le prime proposte preannunciate: aumento complessivo dei posti letto, proseguendo nella direzione di trasformare l’accoglienza da h15 ad h24; apertura di stazioni di posta e drop-in valorizzando l’accoglienza a bassa soglia e i presidi territoriali diffusi; edilizia abitativa modulare, utilizzata come trampolino di lancio nel percorso verso l’indipendenza abitativa in vari paesi europei; revisione del regolamento di polizia urbana che presenta provvedimenti altamente repressivi nei riguardi di poveri e marginali, con un uso compulsivo dello strumento dell’ordine di allontanamento (c.d. mini-Daspo urbano) nei riguardi dei senzatetto; creazione di un calendario di iniziative culturali, sportive e di animazione sociale che possano far rivivere luoghi critici; collaborare attivamente con le case di accoglienza gestite dagli ordini ecclesiastici, pattuendo un numero standard di ospitalità gratuita e caritatevole; attivare fattivamente i progetti di Housing First finanziati dal Pnrr; spingere affinché la regione Lazio, renda disponibile e agibile l’Ipab San Michele, anche con fondi giubilari destinati allo scopo, rendendo utilizzabile l’ “ex casa del passeggero” in via del Viminale 3 (su piazza dei cinquecento) per le persone senza dimora; offrire un servizio Leps: servizi per la residenza fittizia per i senza dimora nel primo Municipio.