Monfalcone (Go), 24 set. (askanews) – “Vacuum vessel è un prodotto made in Italy realizzato con tecnologia avanzata e un’opera ingegneristica di altissima specializzazione. È la testimonianza che le aziende del Friuli Venezia Giulia possono essere competitive su scala internazionale nei settori più strategici: l’energia a fusione è uno di questi, in quanto può permettere di ridurre quasi del tutto l’emissione di scorie e può condurre a un vero cambiamento globale sul fronte dell’approvvigionamento energetico”. È quanto ha sostenuto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga intervenendo, questa mattina nello stabilimento Mangiarotti-Westinghouse di Monfalcone, all’evento in occasione della spedizione di Vacuum vessel, il primo settore completato in Europa nel progetto internazionale di realizzazione di un reattore a fusione nucleare sperimentale. La componente, che ospiterà il processo di reazione di fusione, è stata realizzata dall’impresa monfalconese in consorzio con Ansaldo energia e Waltert Tosto (Amw) ed è pronta a essere spedita a Cadarache, in Francia, sito di costruzione della futura centrale a fusione. “Un pezzo fondamentale nella filiera di produzione della nuova centrale”, ha dichiarato Fedriga plaudendo alla “visione di lungo periodo di un progetto che potrà dare nuova prospettive al Continente tanto dal punto di vista energetico quanto geopolitico. È importante – ha proseguito il massimo esponente della Giunta – ridurre il più possibile la dipendenza dell’Occidente da Paesi terzi, aumentando di conseguenza quella capacità decisionale che è cruciale per il futuro globale”. Secondo il governatore, “poter sperimentare anche sul territorio nazionale l’utilizzo di nuove fonti di energia a basso impatto ambientale, rendendo chiara la distinzione tra fusione e fissione nucleare, è un passaggio imprescindibile nel percorso verso una sostenibilità tecnologica per l’Italia e per l’Europa. Questa innovazione non può che spingere le istituzioni a stanziare risorse e favorire gli investimenti del mondo produttivo”.