Roma, 24 set. (askanews) – Grazie all’aiuto dell’IA sono state scoperte nuove immagini dalle famose linee di Nazca, nel Perù meridionale. Sull’altopiano ce ne sono oltre 13.000, che formano le circa 800 figure conosciute finora. Ma uno studio giapponese ha individuato 303 nuovi geoglifi in sei mesi di lavoro.
L’archeologo Masato Sakai, dell’Università di Yamagata, ha spiegato come è stato possibile mappare la distribuzione dei geoglifi in modo più rapido e preciso; è stato addestrato un programma di intelligenza artificiale per identificare geoglifi in rilievo nelle immagini ad alta risoluzione scattate da un drone dell’intera regione. Il programma ne ha identificati 1309 possibili e il team ne ha confermati 303 con indagini sul campo.
Le famose Linee di Nazca, riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, si ritiene risalgano a circa 2.000 anni fa; hanno la forma di figure geometriche e animali e sono visibili solo dal cielo. Per scoprire i geoglifi noti prima di questa ricerca è servito quasi un secolo.
Dei nuovi trovati, circa l’80% raffigura figure umanoidi, teste decapitate e animali domestici, in particolare lama. La maggior parte dei disegni in rilievo è stata rinvenuta a poca distanza da sentieri pedonali e i ricercatori ritengono che servissero a comunicare attività di vita quotidiana. Circa il 60% dei disegni di tipo lineare, invece, raffigura animali selvatici, come uccelli, scimmie e felini. Per gli studiosi questi erano collegati a percorsi cerimoniali e vie di pellegrinaggio.
Ma siamo ancora alle ipotesi: il significato di questi disegni è ancora un enigma. L’IA potrebbe però contribuire a risolverlo, almeno velocizzando i tempi per studiare ed elaborare i dati.