Presentato alla Rome Future Week il libro “Algoritmi, Sicurezza ed Etica dell’Innovazione” – askanews.it

Presentato alla Rome Future Week il libro “Algoritmi, Sicurezza ed Etica dell’Innovazione”

Di Alessandro Alongi e Fabio Pompei
Set 23, 2024
Roma, 23 set. – Durante la Rome Future Week, la settimana dedicata all’innovazione e al futuro, svoltasi dal 16 al 22 settembre, è stato presentato, presso la libreria indipendente Blue Room, il libro “Algoritmi, Sicurezza ed Etica dell’Innovazione – La persona al centro della transizione digitale”, scritto da Alessandro Alongi e Fabio Pompei, edito da Tab Edizioni. Il volume, prefato dal commissario Agcom Massimiliano Capitanio, ha avuto come protagonisti i suoi due stessi autori, entrambi con un passato da amministratori locali nella Capitale.

Durante la presentazione, i due autori hanno sottolineato l’importanza di questo progetto per riaffermare Roma come centro nevralgico dell’innovazione a livello nazionale, con l’obiettivo di posizionare la città al centro del processo di transizione digitale del Paese.

La strategicità delle politiche europee nel contesto dell’innovazione. L’evento di debutto del testo, svoltosi lo scorso anno presso la sede dell’Ufficio italiano del Parlamento Europeo, ha goduto dell’Alto Patrocinio dello stesso Parlamento UE. L’esordio ufficiale è stata arricchita dal patrocinio di altre istituzioni prestigiose, tra cui l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, l’Università eCampus, e la Confederazione Italiana dell’Unione delle Professioni Intellettuali – Unionquadri, organizzazione presente sia al CNEL che al CESE di Bruxelles.

Contenuto del libro. Il testo affronta temi importanti e attuali legati all’impatto delle tecnologie digitali e dell’Intelligenza artificiale nella società contemporanea. I benefici derivanti dall’uso degli algoritmi di IA sono innegabili, ma gli autori evidenziano anche i rischi connessi, come la perdita di controllo dei dati personali e la crescente esposizione dei cittadini a sollecitazioni artificiali.

Vengono affrontate questioni delicate come il furto di dati nelle pubbliche amministrazioni e il ruolo ambiguo dell’IA nel fomentare disuguaglianze e riprodurre i pregiudizi di chi crea i software. Gli autori, però, suggeriscono come, attraverso una gestione consapevole degli algoritmi, sia possibile sfruttare il loro potenziale in modo etico e responsabile, mettendo sempre al centro l’essere umano.