Cavalese, 21 set. (askanews) – La sfida è ambiziosa: fare della Val di Fiemme, in Trentino, la prima “Wellness Community” d’Italia e delle Alpi. Un progetto possibile grazie a un modello di sviluppo sociale ed economico del territorio che scommette sul benessere diffuso e su elevati standard di qualità della vita.
“Una wellness community è un territorio che decide di mettere le persone, la loro salute e la qualità della vita al centro del proprio modello di sviluppo: quindi parte dalle persone, dal loro stile di vita e dalla salute. Questo perchè la salute, il wellness, hanno delle ricadute importanti sia indivudalmente, in termini di prevenzione delle malattie croniche, ma ha delle importanti ricadute anche a livello sociale e a livello collettivo – spiega ad askanews Luigi Angelini, ideatore e responsabile scientifico del progetto ‘Fiemme Wellness Community’ – Una società che ha persone che si ammalano di meno avrà una spesa sanitaria più contenuta e quindi più risorse da utilizzare per altre iniziative. Quindi è un modello di lungo periodo, un modello che richiede la collaborazione di tanti stakeholders del territorio, di tante realtà diverse”.
La “Welness Community” è un progetto che coinvolge l’intera comunità della Val di Fiemme: da un lato, migliorando i livelli di salute, benessere e qualità della vita della popolazione residente, dall’altro aumentando la capacità del sistema turistico ed economico di attrarre visitatori e investimenti.
“Una comunità che viene coinvolta per promuovere le specificità del territorio e promuoverle verso l’esterno, quindi offrirle al turista – sottolinea Federica Buffa, professoressa di Management della Sostenibilità del Turismo all’Università di Trento – La grande sfida è quella di riuscire a mettere a sistema tanti operatori, pubblici e privati, che hanno interessi diversi che sono attivi in settori diversi, e una comunità che è parte attiva ed è coinvolta direttamente in questa impresa, piuttosto che essere un semplice residente”.
“Certamente gli elementi identitari e gli elementi autentici di un territorio possono fare una grande differenza – prosegue Buffa -. E quando i prodotti poggiano e cercano di valorizzare anche questi aspetti, certamente si creano i presupposti per creare delle opportunità di sviluppo di medio e lungo periodo che bene si coniugano con gli obiettivi della sostenibilità”.
“Il turismo wellness è, assieme al turismo culturale, il segmento di maggiore crescita in assoluto in tutto il mondo – evidenzia ancora Angelini -: è un’opportunità da miliardi di euro che un territorio come questo ha tutte le caratteristiche per potersi portare a casa come opportunità”.
Il percorso è partito ufficialmente con il “Dolomiti Welness Summit” di Cavalese, cuore amministrativo, culturale e storico della Val di Fiemme. L’orizzonte temporale sono le Olimpiadi Milano Cortina 2026: la Val di Fiemme ospiterà infatti le gare di sci nordico e di salto con il trampolino.
“La Val di Fiemme è sede olimpica – puntualizza l’ideatore del progetto Fiemme Welness Community -. L’Olimpiade è una grande opportunità, che porta anche criticità, ma da un punto di vista culturale avere il più importante e più seguito evento sportivo del mondo in questo territorio può lasciare un’eredità, una cultura del movimento e dello stile di vita sano avendo come ambasciatori i più grandi sportivi del mondo”.