Napoli, 21 set. (askanews) – “Intendiamo lavorare con i governi africani e l’Unione Africana per fare leva sulla cultura come motore chiave dello sviluppo sostenibile. Ci impegniamo a costruire partenariati reciprocamente vantaggiosi, basati sui principi di rispetto delle identità culturali, comprensione reciproca, libertà di espressione e co-creazione di contenuti e attività culturali. Promuoveremo la condivisione di conoscenze con i governi africani e le istituzioni culturali e i portatori di interesse principali, inclusi gli individui e il settore privato, per supportare gli sforzi per potenziare i settori e le industrie culturali e creative; proteggere i beni culturali dal traffico illecito, promuovere, salvaguardare e gestire in modo sostenibile il patrimonio culturale e rafforzare la presenza dell’Africa nelle liste del patrimonio UNESCO”. Lo scrivono i partecipanti al G7 Cultura in quella che è stata chiamata “Dichiarazione di Napoli”, focalizzata sulla relazione con l’Africa.
“Sfrutteremo gli sforzi attuali per integrare le considerazioni culturali nell’agenda climatica internazionale e nelle strategie e nei piani climatici nazionali e promuovere la transizione ecologica dei settori e delle industrie culturali e creative. Chiediamo il pieno riconoscimento e l’integrazione della cultura e dell’economia creativa nei processi e nelle politiche di sviluppo, nonché nelle discussioni future su come avanzare nello sviluppo sostenibile dopo il 2030. Sosterremo la cultura e lo sviluppo sostenibile in Africa promuovendo partenariati e politiche che siano allineate con le priorità di sviluppo dei governi africani e rispettano la diversità culturale e la ricchezza delle nazioni africane”, conclude la dichiarazione