Milano, 20 set. (askanews) – Procede bene la vendemmia alle pendici del Monte Amiata, in Toscana, nei sette comuni di produzione della Denominazione d’origine Montecucco (Cinigiano, Seggiano, Castel Del Piano, Civitella Paganico, Arcidosso, Roccalbegna e Campagnatico), dove le lievi precipitazioni degli ultimi giorni non stanno fermando la raccolta. “Dopo le tre ultime annate poco fortunate assistiamo ad una stagione che non osserva problematiche a livello agronomico e che raccoglie, oltre all’uva bella, sana e di altissima qualità, anche una generale ed ampia soddisfazione tra i produttori” afferma Giovan Battista Basile, alla guida del Consorzio Tutela Vini Montecucco.
“Quest’anno abbiamo assistito a un andamento stagionale regolare rispetto alle ultime annate, con piogge primaverili abbondanti ma mai eccessive che hanno dato respiro ai vigneti” continua Basile che ha la sua azienda a Cinigiano, aggiungendo che “le tempistiche di raccolta sono state normali, e le aziende più vicine alla montagna non hanno dovuto anticipare la vendemmia. Le prime uve ad arrivare in cantina – prosegue – sono state Vermentino e Merlot e, proprio in questi giorni, iniziamo invece con la nostra varietà principale, il Sangiovese: ci aspettiamo di chiudere la stagione con risultati molto positivi”.
Giuliano Guerrini, storico agronomo della Cantina biologica ColleMassari di Poggi del Sasso e memoria storica della viticoltura amiatina, racconta che “il meteo è stato buono e mediamente piovoso fino a metà giugno, mentre a luglio e agosto siamo intervenuti con l’irrigazione di soccorso per sopperire a temperature tra i 37 e i gradi e alla mancanza di precipitazioni”. “Le piogge della prima settimana di settembre hanno ridato vigore alla pianta e quindi alla maturazione fenolica corretta del grappolo che, man mano che si va avanti con la vendemmia, svela uno stato fitosanitario davvero ottimo” prosegue l’agronomo, mettendo in luce che “le pronunciate escursioni notturne di questo mese stanno dando un ulteriore slancio alla qualità, che da media è diventata eccellente” Finito con le varietà precoci e bianche, ha preso il via in questi giorni la raccolta del Sangiovese che finirà ai primi di ottobre. Guerrini annuncia infine un aumento stimato della produzione del 25%.
Stesso ottimismo e soddisfazione nelle altre aree di produzione della DO. Alessandro Begnardi dell’azienda Begnardi Vini di Monte Antico, a Civitella Paganico, parla di un “meteo favorevole” fino a metà di giugno quando sono iniziati “il caldo l’assenza di precipitazioni che si sono protratti fino all’inizio di settembre e ci hanno costretti a ridurre il carico di uva nei vigneti per permettere a tutti i grappoli di arrivare a completa maturazione”. “Abbiamo iniziato la vendemmia il 28 agosto e prevediamo di concluderla negli ultimi giorni di settembre” aggiunge Begnardi, sottolineando che “lo stato fitosanitario dell’uva ad oggi è perfetto, ad eccezione di alcune zone in cui la vegetazione era meno folta e abbiamo subìto scottature dei grappoli e bruciature fogliari: la 2024 sarà un’ottima annata con qualità straordinaria e quantità superiore alla media degli ultimi tre anni”.
Samuele Pierini di Pierini & Brugi evidenzia che “a parte qualche lieve problema con la peronospora e casi di appassimento dovuti al caldo, possiamo dire che la maggior parte dell’uva è di ottima qualità e la quantità è buona. La vendemmia nella zona di Campagnatico è sempre un po’ anticipata rispetto agli altri Comuni della DOC – conclude – abbiamo iniziato il 7 settembre con il Vermentino e stiamo chiudendo in questi giorni con le uve rosse”. Alessio Casamatta dell’azienda Villa Patrizia conferma l’andamento stagionale osservato dagli altri produttori anche a Roccalbegna, rimarcando che “non ci sono danni da eventi atmosferici e le uve sono ottimali dal punto di vista fitosanitario e qualitativo”, aggiungendo che “il quantitativo è finalmente maggiore rispetto alle ultime due annate e non è stata una vendemmia così anticipata come si pensava: la raccolta del Sauvignon è iniziata il 26 agosto e concluderemo con il Sangiovese a fine settembre”.
Salendo a quote più alte, Leonardo Sodi di Parmoleto, a Montenero d’Orcia (Castel Del Piano), che dopo aver premesso che “l’inverno è stato scarsamente freddo, con poche giornate dalle minime negative”, evidenzia che “gli unici danni riscontrati sono irrilevanti scottature da caldo, ma grazie all’assenza di malattie su foglie e grappoli la salubrità dell’uva è impeccabile”. “La vendemmia si è presentata con quasi il 100% dei carichi consentiti da Disciplinare su tutte le varietà, e nel mio caso la percentuale è maggiore rispetto allo scorso anno” continua, spiegando che “abbiamo iniziato con il Vermentino il 10 settembre, cominciamo con il Sangiovese in questi giorni, mentre Cabernet e Montepulciano (che completano il blend del Montecucco Rosso) chiuderanno la vendemmia i primi giorni di ottobre”.
Infine, Gabriele Petrecca della Cantina La Banditaccia di Monticello Amiata (Cinigiano) mette in luce che “le nostre produzioni saranno lievemente migliori di quelle del 2023 che, a differenza di altri, per noi è stata un’annata buona sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Qui – conclude – la vendemmia prende il via in questi giorni per il Merlot, a cui seguirà il Sangiovese ai primi di ottobre, per concludersi dopo la prima settimana di ottobre nelle parti più alte dei vigneti”