Ferrara, 20 set. (askanews) – Il mercato chiede una transizione ecologica giusta, RemTech Expo risponde con successo. L’Hub tecnologico ambientale specializzato su rigenerazione, risanamento e bonifiche chiude la sua 18esima edizione con un incremento importante sui dati registrati nel 2023, in particolare +25% di presenze rispetto al precedente anno. 14 mila metri quadrati dedicati a oltre 370 brand espositori, in gran crescita rispetto allo scorso anno.
Assieme a quanto visto nei padiglioni della Fiera di Ferrara, il dissesto idrogeologico si conferma tema centrale. Oltre 540 mila famiglie e 1.300.000 abitanti vivono in zone a rischio frane, mentre sono circa 3 milioni di famiglie e quasi 7 milioni gli abitanti residenti in aree a rischio alluvione. Le attività di governo, distretti e commissari per la prevenzione e mitigazione dei rischi ha offerto importanti spunti di riflessione e proposte concrete, grazie alla partecipazione di esperti, studiosi e rappresentanti di enti territoriali, delle regioni, dei commissari nominati per la gestione delle emergenze, nonché dei segretari dei distretti centrali e territoriali.
Partendo dai casi concreti e dai recenti eventi calamitosi che hanno interessato l’isola di Ischia, la Toscana, l’Emilia-Romagna e le Marche, e non da ultima l’ondata di maltempo che sta interessando in queste ore diverse regioni italiane, il dibattito si è concentrato sulle strategie per affrontare in modo efficace le sfide legate alla prevenzione e alla mitigazione del rischio idrogeologico. Dalla necessità di rafforzare il monitoraggio, alla promozione dell’uso di tecnologie digitali avanzate per prevenire e mitigare gli impatti dei fenomeni naturali, garantendo una risposta più efficace e tempestiva. Dalla capacità di resilienza e di convivere con gli effetti del cambiamento climatico, allo sviluppo di sistemi di adattamento.
Il tema del dissesto idrogeologico è divenuto centrale, soprattutto a fronte della fragilità dei territori e dell’incremento degli eventi calamitosi, determinati anche dalla crisi climatica. La gestione del dissesto idrogeologico passa anche attraverso la realizzazione di opere strutturali, che hanno un impatto significativo in termini economici, di numerosità e di interferenza con l’ambiente urbanizzato e l’ambiente naturale. Comportando scelte coraggiose anche in termine di delocalizzazione e desigillazione del territorio.
“Ascoltando il parere di espositori, aziende, professionisti e istituzioni che hanno partecipato ai lavori di RemTech posso dire che questa edizione è andata oltre alle nostre migliori aspettative – ha commentato il presidente di Ferrara Expo, Andrea Moretti -. Questo è un evento in grande crescita, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, è il risultato di un lavoro che stiamo portando avanti da 18 anni e che ha avuto una spinta particolare negli ultimi quattro anni, nel post pandemia. E’ un lavoro che sta premiando, ne vediamo i risultati e di questo siamo molto contenti. Abbiamo la consapevolezza che questo evento sia diventato un punto di riferimento a livello internazionale proprio per le tematiche che gli esperti possono trattare nel corso degli incontri. Il futuro di questa manifestazione è legato all’evoluzione dei temi che qua vengono trattati. C’è un’evoluzione molto veloce. Ci sono esigenze nuove sulle quali lavorare e creare le soluzioni. Questa fiera avrà il compito di valorizzare al meglio questo tipo di lavoro per cui se questo tipo di studio, di analisi, di approfondimenti continuerà così, non ho alcun dubbio in merito anche il futuro della fiera: sarà assolutamente positivo”.