Milano, 20 set. (askanews) – La menopausa è condizione fisiologia della donna che però, in circa 8 casi su 10, provoca vampate di calore e sudorazioni notturne. Sono i Sintomi Vasomotori che nelle manifestazioni più intense possono ripercutersi pesantemente sulle attività quotidiane e lavorative di una donna in menopausa, compromettendo la sua qualità della vita.
“Le vampate di calore sono dei fenomeni neurovascolari in cui la donna sente caldo, freddo, suda, ha i brividi, e naturalmente quando vengono di giorno impattano con il lavoro, la famiglia, le cose che si hanno da fare, e quando vengono di notte è ancora peggio: impattano sul ritmo del sonno, e quindi poi ci si sveglia la mattina, ci si sente uno straccio e si è molto depresse – spiega ad askanews Rossella Nappi, professoressa ordinaria di Ostreticia e Ginecologia all’Università degli Studi di Pavia e presidente della Società Internazionale della Menopausa -. Ma soprattutto ricordatevi che avere le vampate di calore non è soltanto un problema per la qualità della vita. Oggi sappiamo che queste donne sono quelle che hanno più rischi cardiovascolari, neurocognitivi e inoltre perdono più calcio dalle ossa”
Oggi però c’è un arma in più per combattere i sintomi vasomotori della menopausa. Un farmaco di ultima generazione, sviluppato da Astellas Pharma, che ha già incassato il via libera dell’Aifa e perciò è in commercio anche in Italia: “Abbiamo una nuova opportunità, che non è un ormone e non è uno psicofarmaco – prosegue la presidente della Società Internazionale della Menopausa -: è una molecola molto selettiva che si chiama Fezolinetant e che lavora esclusivamente sul meccanismo del cervello che accende e spegne la vampata di calore”.
L’innovazione sta tutta nella natura “non ormonale” del farmaco che proprio per questo apre nuove frontiere terapeutiche soprattutto per le donne che non possono essere curate con i tradizionali trattamenti a base di ormoni.
“Avere un opzione in più è sempre importante – sottolinea Tommaso Simoncini, professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Pisa e presidente della Società Internazionale di Endocrinologia Ginecologica -. Ci sono persone che non rispondono correttamente o completamente alle tradizionali terapie ormonali che potrebbero avere un beneficio dall’utilizzo del Fezolinetant. Soprattutto apre la possibilità di trattare per le vampate di calore quelle persone – che non sono poche ma sono un 10-15% della popolazione – che hanno una controindicazione a utilizzare le terapie ormonali. Queste sono persone che fino ad ora non avevano opzioni di trattamento, si tenevano le vampate di calore e tutto il disastro che queste portano dietro. Quindi per questa categoria di persone sarà una rivoluzione”.
Astellas, multinazionale farmaceutica che opera in oltre 70 Paesi in tutto il mondo, conferma così il proprio impegno nell’affrontare aree con elevato bisogno clinico ancora non soddisfatto.
“L’arrivo di Fezolinetant è per Astellas un nuovo motivo di orgoglio in Italia – puntualizza Fulvio Berardo, amministratore delegato Astellas Pharma -. E’ un motivo di orgoglio perchè la menopausa è una condizione fisiologica della donna ma talvolta si accompagna con una sintomatologia anche debilitante: su tutti i sintomi vasomotori, le vampate di calore. Dare una risposta concreta attraverso una molecola non ormonale ma con un meccanisimo d’azione innovativo, che si basa sulla modulazione dell’attività neuronale nell’encefalo, nella zona deputata alla termoregolazione, è per noi una grande innovazione ed è per le donne e per i clinici italiani una nuova arma terapeutica”.