La “Locura” di Lazza: dopo il grande successo voglio fare ancora meglio – askanews.it

La “Locura” di Lazza: dopo il grande successo voglio fare ancora meglio

“Dopo Sanremo sono stato catapultato in un altro universo”
Set 20, 2024
Milano, 20 set. (askanews) – Fare meglio sembra una follia ma Lazza che ha all’attivo 101 Dischi di Platino e 45 Dischi d’Oro, e oltre 4 miliardi di stream complessivi, torna dopo due anni con un nuovo lavoro, non un semplice album, “Locura” è un progetto rivoluzionario per stile e contenuti.

“Allora diciamo che Locura è stato un progetto sicuramente complicato da realizzare per tutta una serie di motivi che sono in primis che secondo me il panorama musicale è abbastanza saturo, cioè c’è poca ricerca della novità. Spesso anche da parte mia, perché magari cerco di uscire dalla mia zona di comfort raramente proprio perché vorrei che quegli episodi in cui esco dalla mia zona di comfort vengono messi in risalto proprio perché sono tre, quattro”.

Nei suoi brani racconta anche la difficoltà di fare fronte alla fama. “Ho avuto vicende mie personali, è stato difficile gestire tutto quello che è successo da Sirio in poi, Sanremo, insomma sono stato catapultato in un altro universo. Poi credo che che Milano a livello di ispirazione mi abbia dato tutto quello che poteva darmi, quindi facevo proprio fatica a trovare qualcosa di nuovo da dire della musica nuova da fare vedendo sempre gli stessi posti le stesse face. Quindi è stato stato complicato però diciamo che secondo me questo è un po’ il disco della maturità dove ho detto meno cose da artista e più da persona che magari prima facevo fatica a dire”.

Nell’album ci sono i featuring con Sfera Ebbasta, Marracash, Ghali, Artie 5ive, Guè, Kid Yugi, e la stella del rap americano Lil Baby, ma l’introduzione la fa con Laura Pausini, due mondi apparentemente lontani. “E’ stato bello che lei si sia messa in gioco e di risposta poi è stato bello che il suo pubblico ha recepito bene il messaggio, perché non era scontato”.

Lazza ha ottenuto tutto quello che un ragazzo può sognare, più volte nelle sue strofe ha risposto a chi lo critica perché non sorride mai.

“Perché non è vero, cioè io sorrido nella situazione in cui c’è da farlo, nel senso se mi vedi sul palco sono sempre sorridente per esempio, perché quella è una situazione in cui c’è da sorridere”. La sua durezza e la sua schiettezza, sono la sua forza.

“Sono duro perché di base sono una persona dura con se stessa, perché sono molto esigente, sono molto autocritico delle volte su quello che faccio, voglio veramente tanto da me stesso, sono uno che non si accontenta mai”. Ha un modo non convenzionale di approcciarsi alla musica come ha dimostrato con Locura Opera N.1, un live seguito in diretta streaming da oltre 60mila persone, ai piedi dello Stadio San Siro, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Milano diretta dal Maestro Enzo Campagnoli.