Napoli, 20 set. (askanews) – “Abbiamo dovuto soffrire, abbiamo combattuto, ma consentitemi di rivendicare il merito di una conclusione importante. Alla fine recuperiamo, persino, qualche risorsa in più ma soprattutto consentitemi di rivendicare un altro risultato: le risorse economiche sono decisive, ma c’era un altro obiettivo che ci siamo posti in questo anno, la dignità della Campania, del Sud e di Napoli”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, nel corso della diretta Facebook del venerdì, è tornato a commentare la firma con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per lo sblocco di fondi di oltre 6 miliardi e 200 milioni di euro.
“Dopo un anno si è conclusa la vicenda. Noi abbiamo avuto un motivo di dissenso, anche forte, rispetto al governo per due ragioni: la prima perché bisognava firmare per primi l’accordo con la Regione Campania perché, se sono fondi di coesione, la Campania ne ha bisogno di più per numero di abitanti e per i problemi sociali che dobbiamo affrontare e poi, ho dissentito rispetto ai tempi di decisione. Il riparto dei fondi per la Campania – ha ricordato il governatore – è stato fatto, formalmente, più di un anno fa ed è un delitto perdere un anno per arrivare a una conclusione. Alla fine, dopo mobilitazioni e scontri, siamo arrivati a concludere l’iter amministrativo”. Per De Luca “ci siamo mossi a testa alta dando, ma pretendendo anche rispetto. Non abbiamo accettato logiche di sottomissione, di subalternità, abbiamo affermato il principio che la dignità di un’istituzione e di tutti quanti noi non è un bene calpestabile da parte di nessuno. L’importanza di questa conclusione dell’accordo è, dunque, duplice: risorse economiche che sono importanti e che, finalmente, si sbloccano ma anche il fatto che abbiamo difeso la nostra dignità e autonomia ed è per me un risultato decisivo”, ha concluso.