Gallio(VI), 20 set. (askanews) – “Una Summer School di profondità con delle soluzioni che sono possibili, che devono essere possibili, evitando le grida manzoniane, le soluzioni impossibili. Noi non possiamo continuare a pensare di buttare soldi in un sistema senza la crescita economica per poi aumentare il debito che pagheranno i figli ai nipoti”. Lo ha detto il direttore scientifico di Motore Sanità, Claudio Zanon, al termine della tre giorni intitolata “Dal pensiero creativo alle evidenze scientifiche messa a terra sostenibile dell’innovazione che sta cambiando il mondo della sanità” della quale ha tracciato un bilancio. “Gli interventi sono stati tutti di altissima qualità, si è andato a fondo sui problemi, a partire da quello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, dalla rottura del patto di cura che esiste tra gli operatori e i cittadini, quindi il problema non solo di pagare adeguatamente gli operatori, di programmarli in maniera adeguata per quanto riguarda la quantità, ma soprattutto far loro riprendere fiducia nel lavoro che fanno, che è assolutamente sostanziale. Abbiamo poi analizzato anche tutto ciò che riguarda l’apporto tecnologico, il cambiamento futuro del Servizio sanitario nazionale, non possiamo pensare di continuare ad avere una sanità del XXI secolo che ha situazioni di ingaggio, situazioni di governo, situazioni organizzative, situazioni contrattuali del XX secolo, perché chiaramente il tempo sta passando, la medicina ha evoluzioni travolgenti, la tecnologia sta dando degli apporti che sono veramente importanti e fondamentali. Ultimo e non ultimo abbiamo ascoltato di nuovo quelli che sono i temi delicati che vanno dalle malattie rare, alle malattie croniche di ampia diffusione, abbiamo capito che se non interveniamo con innovazioni, con idee nuove, il calo demografico, l’aumento della cronicità porterà a una non sostenibilità del sistema del futuro e anche qui vi sono state le proposte che noi porteremo all’istituzione governativa e all’istituzione regionale” ha aggiunto.