Roma, 18 set. (askanews) – Sono state registrate nuove esplosioni in diverse città del Libano, ma si tratterebbe di deflagrazioni di walkie-talkie usati da Hezbollah, e non dei cercapersone come avvenuto ieri. Nove morti e oltre 300 feriti è il bilancio provvisorio delle vittime delle esplosioni dei walkie-talkie. Le esplosioni si sono verificate nella periferia meridionale di Beirut, così come nelle città di Sohmor, nella valle della Bekaa, Nabatieh, Tiro e Saida nel Libano meridionale. Una fonte di Hezbollah ha confermato che i walkie-talkie usati dal gruppo sono stati presi di mira. Una fonte di sicurezza di alto livello ha affermato che le esplosioni sono state di piccole dimensioni, simili comunque all’attacco di ieri. “Israele ha fatto esplodere migliaia di walkie-talkie utilizzati in Libano da membri di Hezbollah in una seconda ondata dell’operazione di intelligence iniziata martedì con le esplosioni dei cercapersone”, è quanto scrive Axios citando due fonti. Secondo quanto riferito dalle fonti, esplosivo era stato inserito “dai servizi di intelligence israeliani” nei dispositivi prima che venissero consegnati a Hezbollah e i walkie-talkie “facevano parte del sistema di comunicazioni di emergenza della milizia da usare nel corso di una guerra con Israele”.
I walkie-talkie esplosi oggi in diverse città del Libano sono stati acquistati da Hezbollah
cinque mesi fa, quasi nello stesso periodo in cui sono stati acquistati i cercapersone che ieri sono deflagrati ferendo circa 2.750 persone e la morte di almeno 12 persone in Libano. Obiettivo della seconda ondata di attacchi lanciati oggi da Israele con l’esplosione in Libano di
migliaia di walkie-talkie è “aumentare paranoia e paura nei ranghi di Hezbollah, nel tentativo di spingere la leadership a cambiare la sua politica riguardo al conflitto con Israele” e a “slegarsi da Hamas”, spiega Axios, dopo aver riferito della decisione di Israele di far esplodere i dispositivi, molti dei quali erano ancora nei magazzini di Hezbollah, perché destinati a essere utilizzati solo durante la guerra con Israele. Le due fonti sentite da Axios hanno anche spiegato che la decisione di far esplodere i walkie-talkie all’indomani delle esplosioni dei cercapersone avvenute in diverse zone del Paese, che hanno fatto almeno 12 morti e migliaia di feriti, è stata presa per evitare che l’indagine di Hezbollah sulla prima fase della operazione svelasse la violazione della sicurezza anche dei walkie-talkie. “L’obiettivo è convincere Hezbollah che è nel suo interesse slegarsi da Hamas e concludere un accordo separato per porre fine ai combattimenti con Israele indipendentemente da un cessate il fuoco a Gaza”, ha detto una fonte. Intanto i media israeliani hanno riferito che Israele sta schierando la sua 98esima Divisione nel nord del paese, più vicino al confine con il Libano. Haaretz ha spiegato che lo schieramento ha lo scopo di “impedire un attacco su vasta scala” da parte di Hezbollah, che ha accusato Israele e giurato vendetta dopo l’attacco hacker in cui sono esplosi i device dei miliziani. Si ritiene che la 98esima divisione israeliana abbia tra 10.000 e 20.000 soldati.
cinque mesi fa, quasi nello stesso periodo in cui sono stati acquistati i cercapersone che ieri sono deflagrati ferendo circa 2.750 persone e la morte di almeno 12 persone in Libano. Obiettivo della seconda ondata di attacchi lanciati oggi da Israele con l’esplosione in Libano di
migliaia di walkie-talkie è “aumentare paranoia e paura nei ranghi di Hezbollah, nel tentativo di spingere la leadership a cambiare la sua politica riguardo al conflitto con Israele” e a “slegarsi da Hamas”, spiega Axios, dopo aver riferito della decisione di Israele di far esplodere i dispositivi, molti dei quali erano ancora nei magazzini di Hezbollah, perché destinati a essere utilizzati solo durante la guerra con Israele. Le due fonti sentite da Axios hanno anche spiegato che la decisione di far esplodere i walkie-talkie all’indomani delle esplosioni dei cercapersone avvenute in diverse zone del Paese, che hanno fatto almeno 12 morti e migliaia di feriti, è stata presa per evitare che l’indagine di Hezbollah sulla prima fase della operazione svelasse la violazione della sicurezza anche dei walkie-talkie. “L’obiettivo è convincere Hezbollah che è nel suo interesse slegarsi da Hamas e concludere un accordo separato per porre fine ai combattimenti con Israele indipendentemente da un cessate il fuoco a Gaza”, ha detto una fonte.