Roma, 18 set. (askanews) – “Propongo di vederci da subito, c’è molto lavoro da fare, con la legge di bilancio, cerchiamo di organizzare prima possibile. Confido che continueremo a lavorare insieme. Avrete un confronto leale e regole certe, non andremo sempre d’accordo ma la penseremo sempre sullo stesso modo su un punto: l’Italia può ancora stupire e lasciare tutti a bocca aperta. A lungo abbiamo rincorso gli altri, ci dobbiamo far rincorrere dagli altri”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’assemblea di Confindustria, rivolgendosi al presidente Orsini.
“Per troppi anni – ha aggiunto – noi ci siamo accontentati di rincorrere gli altri, è arrivato il momento che ci facciamo rincorrere noi e lo possiamo fare, lo possiamo fare soprattutto se ci lavoriamo insieme, se ci rimbocchiamo le maniche insieme, se crediamo un po più a noi stessi, se riusciamo a valorizzare un po di più le cose belle che accadono in questa nazione, invece di valorizzare sempre solo quello che va male, perché alla fine se non ci crediamo noi non possiamo convincere neanche gli altri. Io credo e vedo un’Italia amata, stimata, ricercata nel mondo. So che quell’Italia stimata, amata e ricercata nel mondo ce l’ho dietro alle spalle, sono pronta a aprire tutte le porte che è necessario aprire, ma poi ci dobbiamo credere insieme e dobbiamo camminare mano nella mano”.
Davanti alla platea degli industriali Meloni ha ribadito che “è finita la stagione dei bonus”, la stagione in cui si “gettano soldi dalla finestra per ottenere consenso”. E si è detta d’accordo con Mario Draghi: “Come correttamente ha sottolineato Mario Draghi nel suo rapporto sulla competitività europea – ha detto – gli ambiziosi obiettivi ambientali dell’Europa devono essere accompagnati da investimenti e risorse adeguati, da un piano coerente per raggiungere, altrimenti è inevitabile che la transizione energetica e ambientale vada a scapito della competitività e della crescita. Anche questa è una cosa che mi sono permessa di far notare varie volte in pensieri europei, e cioè che non ha molto senso dotarsi di alcune strategie e poi non creare gli strumenti per realizzare quelle strategie. Perché senza gli strumenti, banalmente, le cose alla fine non si riescono a fare”.
La premier e il suo predecessore si incontrano oggi a Palazzo Chigi, proprio per discutere del rapporto Draghi.