Torino, 18 set. (askanews) – “L’internazionalizzazione è la vera passione di Artissima, a me questa è una parola che sta molto a cuore, perché produrre internazionalizzazione significa produrre nuove opportunità per tutto il territorio e per il Paese intero, significa far conoscere di più quali sono le eccellenze del nostro saper fare, del saper fare italiano. Per quello ci piace anche collaborare con brand di design, permettere anche quel senso del bello all’interno della fiera, ma in generale ormai tradizionale, ad esempio, la maggioranza della partecipazione di gallerie straniera, significa che qui si è creato un effetto hub, cioè un luogo dove vi è un incrocio costante, ricco, intenso di informazioni, che producono un atterraggio anche nei mesi a venire”. Lo ha detto ad askanews Luigi Fassi, direttore artistico di Artissima, la fiera d’arte contemporanea di Torino, la cui 31esima edizione è stata presentata alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.
“Pensiamo – ha aggiunto Fassi – a curatori internazionali che vengono qui, aggiornano la propria agenda, e tutto questo ricadrà nella costruzione dei programmi espositivi delle loro rispettive istituzioni. Quindi questo significa avere anche un respiro più lungo e sapere declinare la parola internazionalità come un vettore e un acceleratore di intelligenza che parte da Torino, dal nostro Paese, perché Artissima si sente più che mai fiera guida nell’arte contemporanea dell’Italia tutta, da qui a tutto il resto dell’Europa e del mondo”.