Roma, 18 set. (askanews) – Con la Serie riedizione della storica Lira, da 10 Lire, coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, il Ministero dell’Economia e delle Finanze celebra uno dei simboli più iconici della storia numismatica italiana, che ha accompagnato il Paese per mezzo secolo, dal 1951 al 2001. Le monete, disponibili nelle versioni dal valore nominale di 50 e 20 euro, del diametro rispettivamente di 28mm e 22mm, ciascuna coniata in un contingente limitato di 999 pezzi, sono state disegnate dall’artista incisore Maria Angela Cassol, e realizzate in una raffinata versione reverse proof.
Un’icona che ha segnato la quotidianità degli italiani, attraversando periodi di grande trasformazione economica e sociale. Dal dopoguerra fino all’introduzione dell’euro nel 2002, la 10 Lire con il suo aratro e le sue spighe di grano è stata simbolo di stabilità, crescita e di un legame profondo con il territorio e l’agricoltura.
Sul dritto della moneta, viene riprodotta fedelmente l’immagine dell’aratro, sormontato dalla scritta «REPUBBLICA ITALIANA», un simbolo di laboriosità e crescita agricola, tipico della moneta da 10 Lire che molti italiani ricordano con affetto. In esergo, compare il nome dell’autore «CASSOL», circondato da un cerchio di perline che arricchisce ulteriormente il design.
Il rovescio propone il celebre motivo delle due spighe di grano, tra cui campeggia il numero «10», indicativo del valore della storica moneta. La Zecca di Roma, rappresentata dalla lettera «R», firma l’opera accanto alla data «2024», anno di coniazione di questa moneta commemorativa. In esergo, il valore «50 EURO» è inciso con la stessa eleganza che contraddistingue l’intera composizione. Anche qui, un raffinato cerchio di perline completa la struttura del rovescio.
Storia e significato della Lira La Lira, introdotta nel 1861 con l’Unità d’Italia, è stata il simbolo della moneta nazionale per oltre un secolo, rappresentando l’identità economica del Paese. Tra le diverse coniazioni, la moneta da 10 Lire è senza dubbio una delle più riconosciute. Il passaggio all’euro nel 2002 ha segnato la fine della Lira come moneta circolante, ma il suo valore storico e affettivo rimane ancora oggi profondamente radicato nel cuore degli italiani.
Questa nuova emissione da collezione non solo rievoca una pagina importante della storia italiana, ma offre anche ai collezionisti un’opportunità unica di possedere una moneta che unisce arte, tradizione e innovazione tecnica.