Roma, 18 set. (askanews) – “In Europa sulla pesca occorre cambiare passo. Dobbiamo costruire una filiera in grado di coniugare la tutela dell’ambiente e la difesa del lavoro e dell’impresa”. È la richiesta che Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca rivolge alla nuova Commissione Europea in vista del G7 Agricoltura e Pesca.
Fedagripesca sottolinea ancora una volta che la Politica Comune della Pesca (PCP) sconta “un lungo periodo di scelte eccessivamente ambientaliste”, che hanno prodotto forte dissenso verso l’Unione europea fiaccando la tenuta della flotta italiana (in 10 anni -16% dei pescatori). “Questo – aggiungono – a tutto vantaggio della concorrenza produttiva e commerciale di Paesi extra-Ue e un import in costante crescita negli ultimi 15 anni. Occorre dunque un nuovo patto tra politica e produttori per mantenere un mare in salute e consentire ancora alla filiera ittica nazionale di lavorare”.
“Al commissario designato per la pesca e gli oceani, Costas Kadis, il compito di ripotare in equilibrio gli aspetti ambientali, economici e sociali alla base di un mare sano e di una filiera produttiva sostenibile. Auspichiamo che Kadis saprà trovare questo punto di equilibrio”, afferma Tiozzo nel sottolineare il ruolo chiave per il settore ittico di Raffaelle Fitto.
Fitto, infatti, come vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme sarà chiamato anche a coordinare la gestione delle risorse economiche destinate alla pesca.