Taipei 18 set. (askanews) – L’azienda taiwanese Gold Apollo ha smentito la notizia del New York Times secondo cui avrebbe prodotto centinaia di cercapersone imbottiti di esplosivo utilizzati da membri di Hezbollah che sono esplosi simultaneamente in Libano, uccidendo almeno nove persone.
“Questo non è un prodotto di Apollo, ma un prodotto che ho autorizzato a marchiare con il nostro brand”, ha chiarito il capo dell’azienda Hsu Ching-kuang, “Non sono nostri prodotti dall’inizio alla fine”.
Circa 2.800 persone sono rimaste ferite, tra cui l’ambasciatore iraniano in Libano, quando i cercapersone sono esplosi in tutto il Paese in una serie di esplosioni per cui il gruppo militante Hezbollah, sostenuto dall’Iran, accusa Israele.