Strasburgo, 17 set. (askanews) – La presidente riconfermata della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato oggi a Strasburgo, prima nella Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo e poi in conferenza stampa, la lista dei nuovi commissari, con i titoli dei portafogli loro assegnati, per il nuovo Esecutivo comunitario. La lista presenta non poche sorprese in confronto alle diverse anticipazioni di stampa che erano uscite nelle ultime due settimane, anche al di là della novità dell’ultima ora di ieri, la sostituzione del francese Thierry Breton con Stéphane Séjourné. Innanzitutto, riguardo all’equilibrio di genere, ci sono 11 donne e 16 uomini. All’inizio, “quando ho ricevuto la prima serie di nomine dei candidati, avevamo circa il 22% di donne e il 78% di uomini. Questo era inaccettabile”, ha ricordato von der Leyen. E ha aggiunto: “Così, ho lavorato con gli Stati membri e alla fine siamo stati in grado di migliorare l’equilibrio di genere con il 40% di donne e il 60% di uomini”. I sei vicepresidenti esecutivi, due uomini e quattro donne, non comprendono (come invece prevedevano tutte le indiscrezioni di stampa) gli attuali commissari riconfermati Valdis Dombrovskis (lettone, del Ppe ) e Maros Sefcovic (slovacco). E’ confermato invece il ruolo di vicepresidente esecutivo per l’italiano Raffaele Fitto (Fdi-Ecr), che avrà però un portafogli più leggero rispetto alle anticipazioni di stampa, comprendente solo la Coesione e le “Riforme”. “Sarà responsabile per la politica di coesione, lo sviluppo regionale e le città”, ha riferito von der Leyen, aggiungendo: “Ci baseremo sulla sua vasta esperienza per contribuire a modernizzare e rafforzare la nostra coesione, gli investimenti e le politiche per la crescita”.
Gli altri cinque vicepresidenti esecutivi saranno l’Estone Kaja Kallas (Renew), già nominata dal Consiglio europeo Alto Rappresentante per la Politica estera, e poi la socialista spagnola Teresa Ribera (con il portafoglio “Transizione pulita, giusta e competitiva”), la finlandese del Ppe Henna Virkkunnen (“Sovranità tecnologica, Sicurezza e Democrazia), il francese di Renew Stéphane Séjourné (“Prosperità e strategia industriale”), e la socialista rumena Roxana Minzatu (“Gente, competenze e preparazione”). Per quanto riguarda le affiliazioni politiche, 13 commissari designati, più la presidente von der Leyen, sono del Ppe, cinque sono dl gruppo liberale Renew, e quattro del gruppo S&D (Socialisti e Democratici), più Sefcovic, del partito slovacco Smer, che si definisce socialdemocratico, ma che è stato sospeso dal Pse (a causa delle posizioni del suo leader, Robert Fico). Inoltre, ci sono Fitto dei Conservatori e Riformisti (Ecr), e Oliver Varhelyi, riconfermato dal premier ungherese Viktor Orbßn, del partito nazionalista ed euroscettico Fidesz, fondatore del nuovo gruppo di estrema destra dei Patrioti per l’Europa. Da notare che Dombrovskis, pur non essendo stato confermato vicepresidente esecutivo, avrà il portafogli su “Economia e Produttività, Attuazione e Semplificazione”, che gli lascerà molto potere all’interno della nuova Commissione. D’altra parte, von der Leyen ha riferito che “almeno 20 Stati membri avrebbero voluto un portafogli economico importante per il commissario da loro indicato, ma – ha osservato ironicamente – non abbiamo 20 portafogli economici nella Commissione”.
Quanto agli altri commissari designati, lo slovacco Maros Sefcovic sarà commissario per il commercio e la sicurezza economica, “un nuovo portafoglio che include anche la politica doganale. Gli ho anche affidato un secondo ruolo: Commissario per le Relazioni interistituzionali e la trasparenza”, ha detto von der Leyen. La croata Dubravka Suica (Ppe) sarà commissaria per il
Mediterraneo, un nuovo ruolo che prima non esisteva e che era stato preannunciato da von der Leyen nei mesi scorsi. “Sarà anche responsabile del più ampio vicinato meridionale”, e “collaborerà
a stretto contatto con Kaja Kallas e molti altri commissari per sviluppare i nostri interessi comuni con la regione”, ha spiegato la presidente della Commissione. L’ungherese Olivér Vßrhely sarà commissario per la Salute e il benessere degli animali, e sarà responsabile per l’Unione europea
della salute. L’olandese Wopke Hoekstra (Ppe) sarà commissario per il Clima, la decarbonizzazione (“zero emissioni nette”) e la “crescita pulita”. Sarà anche responsabile della tassazione. Il lituano Andrius Kubilius (Ppe) sarà il commissario per la Difesa (nuovo portafogli) e lo Spazio. Lavorerà allo sviluppo dell’Unione europea della Difesa e al rafforzamento della capacità industriale e di investimento in questo settore. La slovena Marta Kos (Renew), sarà commissaria per l’Allargamento dell’Ue, responsabile anche del Vicinato orientale. “Va notato – ha ricordato von der Leyen – che il Governo della Slovenia ha suggerito Marta Kos come membro del Collegio dei commissari”. Ma “è ancora in corso la procedura di nomina che prevede la consultazione del Parlamento nazionale per un parere – ha rilevato – che non è vincolante”. Kos, ha aggiunto, “lavorerà per sostenere l’Ucraina, continuerà il lavoro sulla sua ricostruzione, e sosterrà i paesi candidati per prepararli all’adesione”. Il ceco Jozef Síkela (indipendente, ma indicato da un governo che fa parte del gruppo conservatore Ecr) sarà il commissario per i Partenariati internazionali. “Guiderà il lavoro su ‘Global Gateway’ e assicurerà che sviluppiamo partenariati” con i paesi terzi, in particolare in Africa, che siano “reciprocamente vantaggiosi e che investano in un futuro comune”, ha precisato la presidente della Commissione. Il cipriota Costas Kadis (Ppe) sarà Commissario per la Pesca e gli Oceani, e dovrà presentare il primo “Patto europeo per gli oceani”. La portoghese Maria Luís Albuquerque (Ppe) sarà commissaria per i Servizi finanziari e l'”Unione per il risparmio e gli investimenti”. Il suo ruolo, ha sottolineato von der Leyen “sarà fondamentale per rafforzare e completare la nostra Unione dei
mercati dei capitali e garantire che gli investimenti privati alimentino la nostra produttività e innovazione”. La belga Hadja Lahbib (Renew) sarà commissaria per la Preparazione alle crisi e la loro gestione, con la responsabilità per la protezione civile in caso di catastrofi naturali e per gli
aiuti umanitari. L’austriaco Magnus Brunner (Ppe) sarà Commissario per gli Affari interni e l’Immigrazione. “Si concentrerà ovviamente sull’attuazione del Patto Ue sull’asilo e l’immigrazione, ma anche sul rafforzamento dei nostri confini e sullo sviluppo di una nuova strategia di sicurezza interna”, ha spiegato von der Leyen. La svedese Jessika Roswall (Ppe) sarà commissaria per l’Ambiente, la “resilienza idrica” e “un’economia circolare competitiva”. Il polacco Piotr Serafin (Ppe) sarà il commissario per il Bilancio Ue, la lotta alle frodi e la Pubblica amministrazione.
Sarà responsabile della preparazione del prossimo bilancio pluriennale dell’Unione. Il danese Dan Jørgensen (S&D) sarà il commissario per l’Energia e l’Edilizia abitativa (nuovo portafoglio). “Il suo lavoro contribuirà ad abbassare i prezzi dell’energia, investire in energia pulita e garantire che riduciamo le nostre dipendenze” dalle energie fossili e importate. “Sarà il primo commissario per l’Edilizia abitativa in assoluto, ed esaminerà tutti gli aspetti” in quest’area, “dall’efficienza energetica agli investimenti e la costruzione”, ha puntualizzato von der Leyen. La bulgara Ekaterina Zaharieva (Ppe) sarà commissaria per la Ricerca e l’Innovazione. Secondo la presidente della Commissione, “contribuirà a garantire che investiamo di più e concentriamo la
nostra spesa su priorità strategiche e su innovazioni rivoluzionarie”. L’irlandese Michael McGrath (Renew) sarà commissario per la Democrazia, la Giustizia e lo stato di diritto. Si occuperà anche
di lotta alla corruzione e tutela dei consumatori. Il greco Apostolos Tzitzikostas (Ppe) sarà il commissario per i Trasporti e il Turismo sostenibili. Il lussemburghese Christophe Hansen (Ppe) sarà commissario per l’Agricoltura e l’alimentazione. Von der Leyen ha aggiunto che “avrà il compito di dare vita alle raccomandazioni del rapporto sul Dialogo strategico”, presentato all’inizio di settembre, e su questa base “svilupperà una visione per l’agricoltura e l’alimentazione nei primi 100 giorni del mandato. L’irlandese Glenn Micallef `(Renew) sarà Commissario per l'”Equità intergenerazionale”, la cultura, la gioventù e lo sport. “L’equità intergenerazionale – ha spiegato la presidente della Commissione – è un argomento trasversale. Riguarda tutti noi, e in particolar modo i giovani. Riguarda il giusto equilibrio in una società, che ho incaricato Glenn di sorvegliare”. “Il messaggio chiave – ha sottolineato von der Leyen – è che, da qualunque parte veniamo, qualunque sia la nostra esperienza professionale, dobbiamo lavorare tutti insieme. Faremo dibattiti
aperti. Saremo tutti indipendenti nel pensiero e nell’azione. E ci prenderemo tutti la responsabilità di quanto concordato. Questa è la squadra che presento oggi”. “Su questa base, una volta che il Parlamento europeo avrà ricevuto la lettera ufficiale del Consiglio Ue, in accordo con la Presidente della Commissione, potrà procedere con le procedure formali per la nomina del nuovo collegio. Sempre nel rispetto delle sue regole procedurali”, ha concluso von der Leyen.
Mediterraneo, un nuovo ruolo che prima non esisteva e che era stato preannunciato da von der Leyen nei mesi scorsi. “Sarà anche responsabile del più ampio vicinato meridionale”, e “collaborerà
a stretto contatto con Kaja Kallas e molti altri commissari per sviluppare i nostri interessi comuni con la regione”, ha spiegato la presidente della Commissione. L’ungherese Olivér Vßrhely sarà commissario per la Salute e il benessere degli animali, e sarà responsabile per l’Unione europea
della salute. L’olandese Wopke Hoekstra (Ppe) sarà commissario per il Clima, la decarbonizzazione (“zero emissioni nette”) e la “crescita pulita”. Sarà anche responsabile della tassazione. Il lituano Andrius Kubilius (Ppe) sarà il commissario per la Difesa (nuovo portafogli) e lo Spazio. Lavorerà allo sviluppo dell’Unione europea della Difesa e al rafforzamento della capacità industriale e di investimento in questo settore. La slovena Marta Kos (Renew), sarà commissaria per l’Allargamento dell’Ue, responsabile anche del Vicinato orientale. “Va notato – ha ricordato von der Leyen – che il Governo della Slovenia ha suggerito Marta Kos come membro del Collegio dei commissari”. Ma “è ancora in corso la procedura di nomina che prevede la consultazione del Parlamento nazionale per un parere – ha rilevato – che non è vincolante”. Kos, ha aggiunto, “lavorerà per sostenere l’Ucraina, continuerà il lavoro sulla sua ricostruzione, e sosterrà i paesi candidati per prepararli all’adesione”. Il ceco Jozef Síkela (indipendente, ma indicato da un governo che fa parte del gruppo conservatore Ecr) sarà il commissario per i Partenariati internazionali. “Guiderà il lavoro su ‘Global Gateway’ e assicurerà che sviluppiamo partenariati” con i paesi terzi, in particolare in Africa, che siano “reciprocamente vantaggiosi e che investano in un futuro comune”, ha precisato la presidente della Commissione.
mercati dei capitali e garantire che gli investimenti privati alimentino la nostra produttività e innovazione”. La belga Hadja Lahbib (Renew) sarà commissaria per la Preparazione alle crisi e la loro gestione, con la responsabilità per la protezione civile in caso di catastrofi naturali e per gli
aiuti umanitari. L’austriaco Magnus Brunner (Ppe) sarà Commissario per gli Affari interni e l’Immigrazione. “Si concentrerà ovviamente sull’attuazione del Patto Ue sull’asilo e l’immigrazione, ma anche sul rafforzamento dei nostri confini e sullo sviluppo di una nuova strategia di sicurezza interna”, ha spiegato von der Leyen. La svedese Jessika Roswall (Ppe) sarà commissaria per l’Ambiente, la “resilienza idrica” e “un’economia circolare competitiva”. Il polacco Piotr Serafin (Ppe) sarà il commissario per il Bilancio Ue, la lotta alle frodi e la Pubblica amministrazione.
Sarà responsabile della preparazione del prossimo bilancio pluriennale dell’Unione. Il danese Dan Jørgensen (S&D) sarà il commissario per l’Energia e l’Edilizia abitativa (nuovo portafoglio). “Il suo lavoro contribuirà ad abbassare i prezzi dell’energia, investire in energia pulita e garantire che riduciamo le nostre dipendenze” dalle energie fossili e importate. “Sarà il primo commissario per l’Edilizia abitativa in assoluto, ed esaminerà tutti gli aspetti” in quest’area, “dall’efficienza energetica agli investimenti e la costruzione”, ha puntualizzato von der Leyen. La bulgara Ekaterina Zaharieva (Ppe) sarà commissaria per la Ricerca e l’Innovazione. Secondo la presidente della Commissione, “contribuirà a garantire che investiamo di più e concentriamo la
nostra spesa su priorità strategiche e su innovazioni rivoluzionarie”. L’irlandese Michael McGrath (Renew) sarà commissario per la Democrazia, la Giustizia e lo stato di diritto. Si occuperà anche
di lotta alla corruzione e tutela dei consumatori. Il greco Apostolos Tzitzikostas (Ppe) sarà il commissario per i Trasporti e il Turismo sostenibili. Il lussemburghese Christophe Hansen (Ppe) sarà commissario per l’Agricoltura e l’alimentazione. Von der Leyen ha aggiunto che “avrà il compito di dare vita alle raccomandazioni del rapporto sul Dialogo strategico”, presentato all’inizio di settembre, e su questa base “svilupperà una visione per l’agricoltura e l’alimentazione nei primi 100 giorni del mandato. L’irlandese Glenn Micallef `(Renew) sarà Commissario per l'”Equità intergenerazionale”, la cultura, la gioventù e lo sport. “L’equità intergenerazionale – ha spiegato la presidente della Commissione – è un argomento trasversale. Riguarda tutti noi, e in particolar modo i giovani. Riguarda il giusto equilibrio in una società, che ho incaricato Glenn di sorvegliare”.
aperti. Saremo tutti indipendenti nel pensiero e nell’azione. E ci prenderemo tutti la responsabilità di quanto concordato. Questa è la squadra che presento oggi”. “Su questa base, una volta che il Parlamento europeo avrà ricevuto la lettera ufficiale del Consiglio Ue, in accordo con la Presidente della Commissione, potrà procedere con le procedure formali per la nomina del nuovo collegio. Sempre nel rispetto delle sue regole procedurali”, ha concluso von der Leyen.