Roma, 17 set. (askanews) – La presidente riconfermata della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato nell’attesa conferenza stampa a Strasburgo il collegio dei commissari designati per il nuovo esecutivo comunitario. Per l’Italia Raffaele Fitto è stato designato come vicepresidente esecutivo della Commissione europea con incarichi su “coesione e riforme”. Sarà responsabile di “sviluppo regionale e delle città”, ha spiegato la numero uno dell’eurogoverno.
“Sulla base della sua lunga esperienza, opererà per modernizzare e rafforzare la nostra coesione, gli investimenti e le politiche di crescita”, ha detto Von der Leyen.
“Congratulazioni a Fitto – ha scritto su X la premier Meloni – L’Italia torna finalmente protagonista in Europa”. La nomina di Fitto è un successo dell’Italia e del Governo italiano, è il coro unanime degli esponenti della maggioranza. Il Pd esprime le congratulazioni, chiedendo tuttavia di sciogliere le contraddizioni sulle posizioni anti-europeiste, mentre per il deputato di AVS (Alleanza Verdi e Sinistra) Angelo Bonelli Fitto è “inadatto a svolgere quel ruolo”; per il Movimento 5 Stelle “c’è poco da festeggiare per le nomine dell’Ursula Bis”.
Ma chi è Raffaele Fitto? Democristiano nell’anima, 55 anni, ministro uscente – agli Affari europei, alle politiche di coesione e al PNRR – del governo Meloni, ex governatore della Regione Puglia ad appena 30 anni (2000-2005), già ministro per gli Affari Regionali (2008-2011) nel governo Berlusconi IV. Fitto perse il padre, anch’egli governatore della Regione Puglia, a soli 19 anni. Inizia così la sua militanza politica, dapprima nella Dc, con cui a 20 anni sedeva già in Consiglio regionale. Dieci anni dopo circa (giugno 1999- giugno 2000) diviene europarlamentare facendosi eleggere con Forza Italia nella circoscrizione Sud; sarà rieletto all’Europarlamento una seconda volta, dal 2014 al 2022.