Milano, 16 set. (askanews) – Volkswagen chiude in calo -1,3% a 97,5 euro a Francoforte in scia alla debolezza del settore europeo (-1%) e a un report la banca d’affari Usa Jeffries che dopo un incontro con il management ipotizza fino a 4 miliardi di euro di accantonamenti nel quarto trimestre per i costi di ristrutturazione, legati al calo delle vendite e agli investimenti nell’elettrico che non hanno dato i risultati sperati. Altro ostacolo per il gruppo è rappresentato dai nuovi target di emissioni Ue per il 2025 che potrebbero costare fino a 2 miliardi di euro o 10% dell’Ebit di gruppo. Jeffries ha rating buy su Volkswagen con target price di 140 euro.
Secondo Jeffries il gruppo starebbe valutando la chiusura di due o tre impianti in Germania del brand Volkswagen, prima volta nella storia del gruppo, con il taglio di 15mila posti di lavoro e una riduzione di produzione di circa 500-750mila auto l’anno. In Germania il gruppo conta circa 300mila addetti, di cui 120mila in capo al brand Volkswagen. “I giorni trascorsi con il management ci hanno convinto che non esiste un piano B per evitare la riduzione di capacità”, scrivono gli analisti.
Jeffries, che indica giugno 2025 come data di inizio del piano di ristrutturazione, ricorda che Volkswagen ha la facoltà di chiudere impianti senza chiedere l’autorizzazione al Consiglio di Sorveglianza, dove siedono i rappresentanti dei lavoratori. Volkswagen ha disdettato in anticipo le garanzie su occupazione e salario che dovevano durare fino al 2029. “I sindacati saranno forzati a trovare nuovi accordi con il gruppo mentre Volkswagen sarà nella posizione di imporre i licenziamenti”, si legge nel report.