Yerevan (Armenia), 16 set. (askanews) – “Da quello che ci dicono le aziende vinicole e le destinazioni turistiche, l’enoturismo è sempre più importante per il loro bilancio e per la diversificazione delle loro entrate. Lo sappiamo da singole realtà ma non abbiamo un quadro completo di questo fenomeno a livello globale perché attualmente i dati sul turismo del vino li raccolgono solo alcune regioni dalle Cantine che li hanno. Non esiste un sistema che consenta la raccolta di questi dati a livello nazionale e questo non permette a noi, organizzazione intergovernativa, di raccoglierli dai diversi Paesi per scattare una fotografia del fenomeno nei diversi Paesi del mondo dove si produce vino. La sfida è quindi quella di riuscire ad ottenere dei dati coerenti dai singoli Stati, e attualmente stiamo lavorando con l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) per cercare di sviluppare una metodologia che vogliamo poi proporre a tutti i Paesi affinché inizino ad implementarla”. Lo ha riferito ad askanews Sandra Carvao, direttrice Intelligence di mercato, politiche e competitività dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, a margine dell’ottava Conferenza globale sul turismo del vino promossa dall’UNWTO a Yerevan, in Armenia.
“Il nostro primo impegno sul fronte dell’enoturismo è quello di analizzarne l’impatto e stilare delle statistiche, e abbiamo sottoscritto un memorandum con l’UNWTO per costruire modelli, metodologie e nuovi indicatori per misurare l’impatto del turismo del vino e poi condividere i dati” conferma ad askanews, Sophie Pallas, direttrice delle Relazioni esterne dell’OIV, presente all’importante appuntamento di Yerevan.
Il progetto dell’organizzazione del vino dedicato alla metodologia di raccolta e analisi dei dati sul turismo del vino ha preso il via nel 2021 e dovrebbe concretizzarsi entro la fine del 2024 in una pubblicazione che riporta le linee guida e le raccomandazioni tecniche per gli Stati membri.