Cavalieri Lavoro, nel 2023 oltre 170mila persone formate in Academy – askanews.it

Cavalieri Lavoro, nel 2023 oltre 170mila persone formate in Academy

Convegno a Bari e presentata indagine
Set 14, 2024
Roma, 14 set. (askanews) – Lo scordo anno oltre 170.000 persone hanno partecipato alle attività formative delle “Academy” collegate ai Cavalieri del Lavoro, un numero che mette in evidenza l’importanza strategica di questi strumenti per le aziende italiane. Lo riporta un comunicato sul convegno “Il Futuro del Lavoro”, organizzato oggi a Bari dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e organizzato dal Gruppo del Mezzogiorno, dopo il saluto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visto l’intervento di numerose personalità istituzionali e imprenditoriali. Dopo il saluto di benvenuto di Vittorio Leccese, Sindaco di Bari, e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, hanno introdotto i lavori Carlo Pontecorvo, Presidente del Gruppo Mezzogiorno e Domenico Favuzzi, Vicepresidente del Gruppo del Mezzogiorno.

“La forza e la modernità di un imprenditore – ha detto il Cavaliere del Lavoro Carlo Pontecorvo, presidente e amministratore delegato Ferrarelle SB – sta nel saper condurre l’azienda lungo le strade del progresso confrontandosi con il mondo del lavoro che cambia e che affronta le sfide che sono al centro di questo convegno. Questo ci consentirà di raggiungere livelli più alti di competitività e produttività che sono la vera chiave di volta della crescita e dello sviluppo dell’Italia, a cui può e deve contribuire il nostro Mezzogiorno che deve essere il protagonista attivo di una strategia di crescita con ricadute sul mondo del lavoro non solo di tipo occupazionale”.

Il Cavaliere del Lavoro Domenico Favuzzi, presidente di Exprivia, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di coniugare le nuove tecnologie con nuove competenze. “La tecnologia evolve a grande velocità e c’è una forte ibridazione tra il tempo del lavoro e quello della formazione, che deve necessariamente essere continuativa. E proprio la tecnologia ci aiuta a innovare le modalità formative: si pensi a quanto l’intelligenza artificiale stia contribuendo alla crescita delle competenze per valorizzare i talenti. D’altronde, le competenze sono uno degli asset per accrescere la competitività”.

Alessandro Rosina, Professore Ordinario di Demografia e Statistica sociale presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha parlato delle sfide legate alla demografia e all’occupazione, evidenziando la necessità di soluzioni strutturali per arginare l’invecchiamento della popolazione e la fuga dei giovani talenti. “Senza un intervento deciso sulle politiche del lavoro e della natalità, il futuro del nostro Paese è a rischio” ha dichiarato Rosina. Sulla questione tecnologica, Gianluigi Castelli, Associate Professor presso la SDA Bocconi School of Management, ha sottolineato come le nuove tecnologie siano una risorsa strategica per ridisegnare il mondo del lavoro e renderlo più inclusivo. Padre Paolo Benanti, Presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha illustrato i fenomeni connessi alla transizione dello spazio democratico a uno “spazio democratico computazionale”.

Antonio D’Amato, Presidente onorario della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ha messo in evidenza la necessità di intervenire per aumentare i tassi di occupazione nel Mezzogiorno per garantire la stabilità del Paese e dell’Europa. “Lo squilibrio del tasso di occupazione – ha detto Antonio D’Amato – mette in crisi la stabilità finanziaria dell’Italia. O portiamo il tasso di occupazione del Sud dal 42% al 60% o non riusciremo a sanare il Paese. La prospettiva è difficile, ma serve un recupero di competitività di un’area nevralgica per il Paese, per la quale è indispensabile la scelta di creare una regia a livello nazionale”.(Segue)