Milano, 13 set. (askanews) – Il 99% delle donne italiane ritiene importante prendersi cura di sé ma di fatto oltre due donne su tre non riescono a farlo come vorrebbero. I motivi e le implicazioni di questo dato sono molteplici come rivela la ricerca Luiss X.ITE, commissionata da Pantene, “Self-care habits, barriers and solutions – Attitudini e comportamenti delle donne italiane nelle proprie esperienze di self-care”. E sono proprio le barriere il cuore di questa analisi come spiega Marco Francesco Mazzù, Professor of Practice, Marketing & Digital Univ. Luiss e Luiss Business School.
“Dietro una apparente mancanza di tempo c’è una serie di motivazioni. Il primo è dedicare tempo agli altri. Questo porta a ridurre il proprio senso di colpa. Il secondo sono le difficoltà oggettive, quindi vincoli lavorativi, di orari, di commuting. Poi abbiamo una certa pigrizia nell’attivarsi su alcune attività di self care e la sensazione di perdere del tempo”.
Ma è anche importante capire quali sono le possibili soluzioni, aggiunge il Professor Marco Francesco Mazzù. “Il primo è quello di dedicare tempo alla cura di se stesse tramite cura del corpo e dei capelli. Il secondo sono avere maggiore cura delle attività relazionali con la famiglia e con gli amici. Il terzo punto sono dedicare tempo ad attività di rigenerazione fisica, mentale e psicologica e poi dedicare tempo alle attività che fanno piacere, quindi hobbi, interessi vari”.
E partendo dal self care paradox è nato il RegenerActions Movement che è stato presentato a Milano insieme alla ricerca come racconta Valeria Consorte Vice President-Beauty Care-Procter & Gamble Italia
“L’obiettivo è sensibilizzare sull’importanza del self care ma soprattutto anche di normalizzarlo perché prendersi del tempo per se stesse per fare delle cose che ci fanno stare bene, quindi tempo di qualità, non deve essere visto come un regalo un piccolo lusso che ci concediamo ma piuttosto come una necessità per vivere una vita equilibrata, senza sensi di colpa e senza pressioni sociali”.
Fondamentale avere un approccio olistico, a 360°, al concetto di benessere, mettendo sé stesse al centro, preoccpandosi anche della salute mentale spiega Danila De Stefano CEO e Founder di Unobravo
“Sicuramente condividere aiuta tantissimo, perché se sappiamo che anche le altre persone stanno vivendo difficoltà come le nostre, ci sentiamo meno sole. E quindi invece di chiuderci, aprirci. Ma soprattutto dedicarci anche poche ore alla settimana dove appunto questo spazio sarà dedicato a diversi aspetti del nostro benessere”.
Il RegenerActions Movement è pensato proprio per divulgare questo approccio alla vita.