Roma, 13 set. (askanews) – Secondo i dati preliminari raccolti da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nei primi otto mesi di quest’anno (gennaio-agosto 2024) il numero di “attraversamenti irregolari” delle frontiere dell’Unione europea è diminuito del 39%, arrivando a 139.847: le maggiori diminuzioni degli attraversamenti irregolari sono state registrate ancora una volta sulle rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo centrale (ovvero in particolare verso l’Italia), rispettivamente con il -77% e il -64%.
In particolare, spiega Frontex, il Mediterraneo centrale ha registrato un calo del 64% degli attraversamenti irregolari delle frontiere (41.250 unità); anche i Balcani occidentali hanno continuato a registrare un forte calo (-77%); la frontiera terrestre orientale e la rotta africana occidentale hanno registrato gli aumenti più elevati, rispettivamente del 193% e del 123%; le tre principali nazionalità dei migranti arrivati quest’anno sono Siria, Mali, Afghanistan.
Il calo nel Mediterraneo centrale è in gran parte dovuto alle misure preventive adottate dalle autorità tunisine, libiche e turche. Un altro fattore che potrebbe aver ridotto i flussi migratori irregolari su questa rotta sono gli accordi firmati dall’UE e dai singoli Stati membri con i principali Paesi di ultima partenza. Il Mediterraneo centrale rimane la rotta migratoria più attiva verso l’UE, ma è seguito da vicino dal Mediterraneo orientale, che ha registrato un aumento del 39%, passando a 37.163 persone.
Le reti criminali, ricorda Frontex nel suo report, sono altamente adattabili e cercano nuovi modi per massimizzare i loro profitti. Nel Mediterraneo orientale, con l’aumento della pressione migratoria dalla Turchia, i contrabbandieri utilizzano sempre più spesso motoscafi per raggiungere le isole greche, più difficili da individuare rispetto ai gommoni. Anche il numero di rilevamenti sulla rotta dei Balcani occidentali ha continuato a diminuire in modo significativo nei primi otto mesi di quest’anno, con un calo del 77% fino a poco più di 14.669 unità.
La rotta dell’Africa occidentale ha continuato a registrare un numero di rilevamenti senza precedenti. Alla fine di agosto, il numero totale di arrivi nelle Isole Canarie era superiore a 25 500, con un aumento del 123% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le frontiere terrestri orientali hanno continuato a registrare un numero elevato di arrivi quest’anno, con un aumento del 193% per raggiungere circa 11 270 unità. Sulla rotta della Manica, il numero di rilevamenti nei primi otto mesi del 2024 è aumentato del 13%, raggiungendo i 41.078.