I dati raccolti dall’Osservatorio sulle Università Telematiche 2024 consentono di tracciare un identikit degli studenti online, mostrando come stia evolvendo lo scenario complessivo. Mentre nell’anno accademico 2022/23 la distribuzione di genere risultava pressoché equilibrata, con la presenza maschile al 50,9% e la femminile al 49,1%, dati interni di AteneiOnline anticipano che nell’anno accademico 2023/2024 la componente femminile dei nuovi iscritti potrebbe salire a quasi due terzi (64%). Secondo l’Osservatorio si sta modificando anche il profilo di iscritti e iscritte dal punto di vista dell’età. Si è infatti abbassata l’età media, con la percentuale di studenti under 23 passata nell’arco di 10 anni dal 12% al 23,9%. La tendenza si è consolidata negli ultimi anni, con gli iscritti under 30 che nel 2022/23 rappresentavano il 51,1% del totale e nel 2023/24 il 52,6% (dati AteneiOnline). Di fatto, attirando un numero sempre maggiore di giovani, le Università Online si stanno affermando come protagoniste nel panorama dell’istruzione terziaria, offrendo nuove prospettive formative sia per neodiplomati che per giovani professionisti.
Le regioni degli studenti telematici
La fotografia scattata dall’Osservatorio di AteneiOnline mostra come a livello geografico l’interesse per le Università Telematiche si concentri soprattutto al Sud, dove risiede il 35% degli iscritti; un quarto degli studenti è invece al Nord (26%), mentre uno su cinque (21%) al Centro. Il 17% infine si trova nelle Isole, dove l’interesse è trainato dalle difficoltà logistiche e dai costi associati al trasferimento o al pendolarismo verso le Università del continente.
A livello provinciale, Roma – nonostante la presenza di numerose Università “tradizionali” – con il 10,8% è al primo posto per studenti iscritti alle Università Telematiche, rispetto al totale degli studenti universitari online. Segue Napoli con il 7,5%, sottolineando come l’istruzione telematica possa rappresentare una risorsa educativa importante per il Sud Italia. Al terzo posto compare invece Milano, con il 4,1% degli iscritti, mostrando come l’accesso agli atenei digitali sia ormai diffuso in tutta Italia. Considerando la penetrazione delle Università Telematiche, spicca invece un podio tutto siciliano: con uno studente su 5 (21, 4%), Caltanissetta è la provincia con la percentuale più alta di iscritti alle Telematiche rispetto al totale degli iscritti a tutte le Università. Seguono Trapani (21,1%) e Agrigento (19%). Milano e Torino mostrano invece le crescite in termini di iscrizioni più forti, con aumenti del 175% e del 197% nell’arco di 5 anni, segno dell’espansione dell’istruzione telematica nelle grandi città del Nord. Bari ha registrato una crescita del 174% nel numero di iscritti, mentre Caserta e Catania hanno visto aumenti del 132% e del 148%, consolidando il ruolo delle università telematiche nel fornire opportunità educative in aree meno centrali.
Psicologia e Nutrizione conquistano le telematiche
Psicologia, con il 17,1% degli studenti iscritti, è l’area di studio più scelta in assoluto nelle Università Telematiche, secondo quanto emerge dai dati di AteneiOnline relativi all’anno accademico 2023/24. Nutrizione – che rispetto all’anno precedente cresce del 2,5% – si posiziona al secondo posto con l’11,4% di iscritti sul totale, raccontando un importante interesse verso un settore che si sta espandendo in termini di offerta professionale. Medaglia di bronzo per Ingegneria, con l’11% di iscrizioni. Economia al quarto posto con il 10,1%. Inoltre, analizzando la distribuzione degli iscritti nelle diverse aree di studio, emerge che quasi la metà degli studenti di Scienze Motorie (49,9%) opta per l’Università Telematica. Nel campo delle Scienze della Formazione, il 36,8% degli studenti sceglie questa modalità d’istruzione, mentre per Scienze della Nutrizione e Psicologia rispettivamente il 33,4% e il 32,6% degli studenti preferiscono l’apprendimento online. “L’insegnamento online – sottolinea Monari – sembra essere particolarmente adatto per alcune discipline: la flessibilità e l’accessibilità delle Università Telematiche risultano essere fattori decisivi nella scelta degli studenti, specialmente nei campi di studio che necessitano di aggiornamenti continui, di specializzazioni e certificazioni per le graduatorie di ambito pubblico.” Oltre 6 studenti delle Telematiche su 10 scelgono i corsi di laurea triennale
Chi si iscrive alle Università Telematiche lo fa, nell’85% dei casi gestiti da AteneiOnline, per conseguire un titolo di laurea: in particolare, il 61,9% degli studenti opta per un corso di laurea triennale e il 23,1% per una laurea magistrale o a ciclo unico. Un altro 10,6% degli studenti si dedica a corsi di specializzazione, alta formazione, abilitazione o certificazioni, percorsi fondamentali per rimanere aggiornati sulle novità del settore e acquisire punti per le graduatorie di concorsi pubblici, favorendo l’avanzamento professionale. Infine, il 4,4% si iscrive a Master di I o II livello, per approfondire competenze specifiche o ampliare le proprie abilità in ambiti lavorativi che richiedono specializzazioni avanzate. Proprio per i Master Online, il numero di iscritti risulta più che triplicato negli ultimi sette anni, arrivando a oltre 21.000 studenti (dati Anvur). Dall’Osservatorio di AteneiOnline emerge un reale consolidamento dell’offerta formativa delle Università Telematiche, che si dimostrano una scelta sempre più apprezzata per la flessibilità e la possibilità di accedere a formazione avanzata senza vincoli di tempo e spazio. A dimostrarlo è anche il fatto che il 45,2% degli iscritti alle Telematiche provenga da atenei tradizionali. Inoltre, l’aumento degli iscritti ai corsi di laurea e ai master evidenzia la capacità delle Università Telematiche di adattarsi efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro e alle aspettative degli studenti.