Roma, 12 set. (askanews) – E’ un mondo sempre più assurdo quello raccontato nella seconda stagione di “Sono Lillo”, la serie comedy diretta da Eros Puglielli su Prime Video dal 19 settembre. Grazie a Posaman Lillo gode ormai di enorme popolarità. Ma su un set americano scopre che il suo produttore, interpretato da Pietro Sermonti, ha ceduto i suoi diritti d’immagine alla camorra. Disperato, cercherà in tutti i modi di svincolarsi dal film che finirebbe per distruggere la sua carriera. A complicare le cose si aggiungeranno problemi di identità, di cuore, con maledizioni e varchi dimensionali.
Sermonti ha raccontato: “In realtà secondo me la cosa veramente potente di questa serie e di me e Lillo quando lavoriamo, anche con Eros, è che abbiamo proprio un’unità di gusto, cioè ci fanno ridere le stesse cose. E poi Lillo, che è un comico, comico, comico, è generoso, cioè a lui non gliene frega niente che la porta a casa lui, a lui gli interessa che esce una cosa che fa ridere”. Lillo ha replicato: “Quando lui mi chiude la battuta con una cosa anche all’improvviso: felicissimo. Non solo sono felicissimo, ma mi viene anche da ridere. Oltre a essere felice ripetiamo anche la scena perché io rido molto”.
In questa stagione tornano Sara Lazzaro, Katia Follesa, Marco Mazzocca e arriva un esilarante Corrado Guzzanti nei panni di un bislacco produttore. “Lui prova una cosa ed è quella giusta, sicuro. Non è: forse sarà giusta, è divertente al 100%. E’ l’attore che ti dà più garanzie al mondo” ha concluso Lillo.