Sei membri Unrwa morti in raid israeliano a Nuseirat. Guterres: inaccettabile – askanews.it

Sei membri Unrwa morti in raid israeliano a Nuseirat. Guterres: inaccettabile

Tra le persone uccise il manager del rifugio
Set 12, 2024

Roma, 12 set. (askanews) – Sei membri dello staff dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi in due raid aerei israeliani sul campo profughi di Nuseirat nel centro di Gaza nella notte: il “più alto bilancio di vittime tra il nostro personale in un singolo incidente” durante la guerra. Un attacco che il segretario generale delle Nazioni unite ha definito “inaccettabile”.

Tra le persone uccise, scrive l’Agenzia in un post su X, “c’era il direttore del rifugio dell’Unrwa e altri membri della squadra che forniva assistenza agli sfollati. Sincere condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari. Questa scuola è stata colpita cinque volte dall’inizio della guerra. Ospita circa 12.000 sfollati, soprattutto donne e bambini. Nessuno è al sicuro a Gaza. Nessuno viene risparmiato”.

“Le scuole e le altre infrastrutture civili devono essere protette in ogni momento, non sono un bersaglio. Chiediamo a tutte le parti in conflitto di non utilizzare mai le scuole o le aree circostanti per scopi militari o di combattimento”, si legge ancora nel post.

Parlando della guerra a Gaza, Guterres ha affermato che ci sono state “violazioni molto drammatiche del diritto internazionale umanitario e la totale assenza di un’efficace protezione dei civili”. “Quello che sta succedendo a Gaza è totalmente inaccettabile”, ha aggiunto. Secondo le Nazioni Unite, durante il conflitto sono stati uccisi anche quasi 300 operatori umanitari, più di due terzi dei quali appartenenti al personale delle Nazioni Unite. Guterres ha affermato che dovrebbero esserci indagini efficaci e responsabilità per la loro morte. “Abbiamo i tribunali ma vediamo che le decisioni dei tribunali non vengono rispettate, ed è questo tipo di limbo di responsabilità che è totalmente inaccettabile e che richiede anche una seria riflessione”.