Roma, 12 set. (askanews) – Mettere al centro delle agende politiche globali il valore del cibo, elemento essenziale per assicurare diritti fondamentali per tutti gli esseri umani e chiave di volta per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite. È questo il messaggio che Slow Food rivolge ai leader del G7 Agricoltura, in programma a Siracusa a fine settembre. Dal sostegno alle aziende che producono secondo pratiche agroecologiche al favorire la riduzione degli sprechi lungo tutta la filiera; dalla regolamentazione di tutti gli Ogm, garantendo ai consumatori trasparenza e tracciabilità, all’educazione alimentare obbligatoria nelle scuole, da Slow Food arriva ai leader del G7 Agricoltura un programma in 10 punti per un cibo buono, pulito e giusto per tutti.
Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia: “La visione è un’altra idea di mondo, l’idea di un sistema alimentare globale basato sulla giustizia, sull’equità, con l’obiettivo importantissimo e in questo momento direi vitale di integrare finalmente le attività umane in maniera armonica con gli ecosistemi e il sistema alimentare è al centro di questo obiettivo”.
I ministri del G7 si riuniranno a Siracusa negli stessi giorni in cui si tiene “Terra Madre Salone del Gusto”, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto, organizzato da Slow Food e in programma a Torino dal 26 al 30 settembre, con oltre 3000 rappresentanti da 120 Paesi. Al centro dell’evento ci sarà il rapporto tra gli essere umani e la natura, con l’obiettivo di abbandonare una logica basata solo sul profitto e adottare invece una prospettiva “bio-logica”.
“Il nostro claim – spiega ancora Nappini – è ‘We are Nature’ quest’anno, quindi ‘Siamo natura’: un cambio di paradigma importante per cui invece che gestire la natura, controllarla o addirittura salvarla, che oggi appare abbastanza presuntuoso, noi ci percepiamo come parte di un tutto. Quindi una proposta importante di cambio di prospettiva”.
Un ruolo fondamentale è affidato poi ai giovani, che saranno tra i protagonisti di “Terra Madre Salone del Gusto”: “Ci saranno i giovani non soltanto di Slow Food, ma di molte altre organizzazioni italiane che si occupano di cibo, di agricoltura e di ecologia in generale. Diamo spazio e voce ai giovani”, conclude Nappini.
Per Slow Food è infatti urgente un investimento in educazione alimentare, per diffondere nelle nuove generazioni consapevolezza sul valore del cibo e per consentire di fare scelte consapevoli.