Roma, 12 set. (askanews) – La Banca centrale europea ha nuovamente tagliato i tassi di interesse per l’area euro. Il tasso sui depositi è stato ridotto di 25 punti base (0,25 punti percentuali), come a giungo, per portarlo al 3,50%. Una decisione in linea con le attese.
Nel comunicato diffuso al termine del Consiglio direttivo, l’istituzione monetaria afferma che in base all’evolversi dei dati “è ora opportuno compiere un altro passo nella moderazione del grado di restrizione della politica monetaria”. Le decisioni sono in linea con le aspettative prevalenti.
Secondo la Bce l’inflazione media dell’area euro dovrebbe tornare ad aumentare nell’ultima parte di quest’anno, anche perché i precedenti bruschi ribassi dei prezzi dell’energia non incideranno più sui tassi calcolati sui dodici mesi. “Dovrebbe poi diminuire fino a raggiungere il nostro obiettivo nella seconda metà del prossimo anno”.
Per quanto riguarda l’inflazione di fondo, le proiezioni per il 2024 e il 2025 sono state riviste lievemente al rialzo, “poiché i rincari dei servizi sono risultati maggiori delle aspettative”. Ma si continua ad attendere “un rapido calo”: al 2,9% di quest’anno al 2,3% nel 2025 e al 2% nel 2026.
Il Consiglio direttivo resta “determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2%. Manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine. Per determinare livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati – conclude il comunicato – in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”.