Roma, 11 set. (askanews) – Il presidente di Terra Viva, Claudio Risso, ha proposto al Cnel un’iniziativa di legge per favorire la tutela delle aree interne e rurali a partire da quelle più svantaggiate. Ad annunciarlo lo stesso leader dell’associazione Liberi Produttori Agricoli, che ha concluso oggi l’Esecutivo nazionale.
“Occorre riaffermare con forza il valore delle aziende agricole e dell’agricoltura in generale come bene pubblico comune, che come tale merita un trattamento diverso rispetto alle politiche che finora le sono state dedicate”, ha spiegato.
“La Costituzione italiana – ha detto il leader dell’associazione cislina – con l’articolo 44 indica espressamente le condizioni necessarie per promuovere lo sviluppo del settore primario come interesse pubblico e quindi degno di tutela: una visione da riattualizzare con adeguate scelte politiche perché rappresenta un valore essenziale anche per l’Italia del futuro. Anche per questo, attraverso il mio impegno al CNEL – ha annunciato Risso – ho proposto un’iniziativa di legge per favorire la tutela delle aree interne e rurali a partire da quelle più svantaggiate”.
“Nell’esecutivo sono stati presentati diversi dati che hanno restituito un settore agricolo in difficoltà. La presenza giovanile in agricoltura, che rappresenta solo il 13% del totale – ha sottolineato in conclusione Risso – ha subito un calo significativo del 23% tra il 2012 il 2022, e dunque diventano ancora più importanti le misure dedicate, come il Fondo per il primo insediamento dei giovani in agricoltura di 15 milioni a partire dal 2024, adottato dal Governo anche su nostra proposta”.