Roma, 10 set. (askanews) – La Commissione europea mette in guardia la Germania dopo la decisione di rafforzare i controlli alle frontiere e limitare l’afflusso di migranti. Anita Hipper, portavoce della Commissione europea:
“Per quanto riguarda la reintroduzione dei controlli alle frontiere, la posizione della Commissione è molto chiara. Questo deve essere fatto in linea con il codice frontiere Schengen. Questa può essere una possibilità. Ma ovviamente questi controlli devono essere necessari e proporzionati. In quanto tali, questo tipo di misure dovrebbero rimanere strettamente eccezionali”.
Lunedì la Germania ha annunciato che introdurrà controlli a tutti i suoi confini per combattere l’immigrazione illegale, questione politica divenuta fondamentale per il governo Scholz mentre nel Paese l’estrema destra AfD cresce nei consensi . La ministra dell’Interno Nancy Faeser:
“Questi controlli consentono anche respingimenti efficaci. Dallo scorso ottobre abbiamo già eseguito più di 30.000 respingimenti alle frontiere esterne della Germania. Estenderemo quindi i nostri controlli temporanei alle frontiere interne a tutte le frontiere terrestri tedesche”.
A partire dal 16 settembre, i controlli temporanei, in deroga alla libera circolazione della zona Schengen, saranno estesi a Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio e Danimarca, aggiungendosi a quelli già esistenti con Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Svizzera.
Controlli necessari per Berlino per tutelare la sicurezza interna contro le attuali minacce di terrorismo islamista e criminalità transfrontaliera, poche settimane dopo l’attentato di Solingen, rivendicato dallo Stato Islamico e una settimana dopo il tentato attacco contro il consolato generale di Israele a Monaco ad opera di un austriaco di 18 anni con simpatie islamiste.