Milano, 10 set. (askanews) – I cambiamenti climatici, l’aumento demografico e i limiti delle risorse naturali richiedono già oggi l’adozione di soluzioni lungimiranti, in grado di incrementare la produttività e la resilienza degli agrosistemi. Per Groupe Roullier, holding francese di cui è parte il brand per la nutrizione vegetale Timac Agro, innovazione e sostenibilità in agricoltura devono procedere insieme. La filiale italiana di Timac Agro è un player di primo piano nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti, capace di misurarsi anche in contesti diversi accomunati dal tema dell’innovazione sostenibile, per l’interscambio virtuoso di buone pratiche, competenze ed esperienze. Pierluigi Sassi, amministratore delegato di Timac Agro Italia: “Ho il piacere di essere qui a vedere la ‘prima’ del docufilm ‘A un passo dalla Luna’ presentato da The Skill Group alla Mostra del Cinema di Venezia” afferma Sassi, parlando di “un docufilm importante sull’impegno italiano nella storia passata, presente e futura dell’esplorazione dello spazio. Un argomento del quale magari non si sente parlare molto – continua – ma che è di grande importanza per quello che è il tema dell’innovazione. E’ un tema sul quale anche il Groupe Roullier e Timac Agro sono impegnati in progetti di ricerca che riguardano la nutrizione delle piante nello spazio e soprattutto la gestione del ciclo dell’acqua e dei nutrienti che sono questioni che devono essere assolutamente risolte per poter immaginare una permanenza prolungata nello spazio. D’altra parte – precisa – quando si parla di innovazione e di progettazione del futuro noi vogliamo essere presenti. Perché la parola innovazione, la parola futuro fanno parte, sono profondamente iscritte, nel Dna del nostro gruppo”.
In questo senso Timac Agro Italia è stata e continua ad essere protagonista di importanti eventi nel campo della ricerca e dell’innovazione sostenibile. “Siamo stati impegnati come main sponsor al 22esimo congresso della International Humic Substances Society (IHSS) che è la società internazionale che ha l’obiettivo di divulgare la conoscenza scientifica sulle sostanze umiche e la materia organica presenti nel suolo e nell’ambiente in generale” dice Sassi, spiegando che “un’altro esempio importante è la partecipazione a Rio de Janeiro al Forum 2024 della piattaforma ‘One Planet’ delle Nazioni Unite, la piattaforma creata per lavorare allo sviluppo di filiere agroalimentari sostenibili. “Noi siamo stati invitati a partecipare in forma istituzionale in virtù dell’impegno che ci è stato riconosciuto nel tema dell’innovazione e della sostenibilità in agricoltura” prosegue il manager, sottolineando che “il Forum è una riunione alla quale partecipano organizzazioni governative, non governative, centri di ricerca, industria, provenienti da tutto il mondo per confrontarsi su quelle che sono le migliori strategie da mettere in atto per perseguire l’Obiettivo 12 dell’agenda 2020-30 delle Nazioni Unite. L’Obiettivo 12 è quello che riguarda la costruzione della garanzia di sistemi di produzione sostenibili e di consumo responsabile”.
“E’ un grande piacere per noi essere chiamati a portare il carattere distintivo di Timac Agro in un contesto internazionale di questo livello – conclude l’amministratore delegato – d’altra parte avendo uno dei più grandi centri di ricerca in tema di nutrizione in agricoltura, sentiamo anche forte la responsabilità di portare il nostro contributo in consessi dove ricerca e innovazione sono al centro del dibattito”.