Consorzio Asolo Prosecco e Vini Montello: verso vendemmia di qualità – askanews.it

Consorzio Asolo Prosecco e Vini Montello: verso vendemmia di qualità

Noal: annata 2024 periodo di transizione. Chiesta la riserva vendemmiale
Set 8, 2024

Milano, 8 set. (askanews) – Il Consorzio Asolo Prosecco e Vini del Montello si appresta ad affrontare la vendemmia 2024 “con fiducia, nonostante le sfide imposte dalle difficili condizioni climatiche dei mesi di maggio, giugno e luglio”: i primi segnali indicano una “raccolta di qualità, con uve pronte a esaltare le caratteristiche distintive del territorio”.

Le stime preliminari indicano per le tre Denominazioni, Asolo Prosecco Docg, Montello Docg e Montello Asolo Doc, una produzione “in linea con la media sia in termini qualitativi che quantitativi” e, visto l’andamento del mercato per l’Asolo Prosecco Superiore Dogc (i dati a fine luglio confermano un +15% su base annua), il Consorzio ha deciso di richiedere la riserva vendemmiale, misura che consentirà di rispondere alle eventuali maggiori richieste di prodotto da parte del mercato e di perseguire, in termini di valore, la stabilità dei prezzi che consente all’intera filiera una sostenibilità di costi e una gestione della programmazione oculata.

“Ritengo quest’annata un periodo di transizione per la Denominazione Asolo Prosecco” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Michele Noal, spiegando che “sulla base degli ultimi dati disponibili, entro l’autunno saremo chiamati a decidere se attivare misure diverse e stabili, che consentano da un lato una strategia di valorizzazione del prodotto e dall’altro siano garanzia per tutti gli attori della filiera”.

Le condizioni meteorologiche dell’annata sono state per maggio e giugno caratterizzate da un’eccessiva piovosità, mentre la seconda metà di luglio si è contraddistinta per essere stata calda e secca, con temperature spesso superiori ai 30 gradi. Tuttavia, ha precisato sempre l’ente consortile, le piogge registrate tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, seppur intense, hanno contribuito a ripristinare l’equilibrio idrico delle piante, in alcune zone messo a dura prova dalle alte temperature degli ultimi dieci giorni.