Kiev, 4 set. (askanews) – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha presentato le dimissioni con una lettera indirizzata alla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino. Il passo indietro del ministro era nell’aria, la tensione nel governo da settimane era evidente. Il portavoce del partito di Voloydmyr Zelensky, David Arakhamia, ha parlato di un rimpasto che potrebbe coinvolgere “più del 50%” del governo. Oltre alla guerra, sempre più sanguinosa con l’attentato che ha colpito la città di Poltava, il Paese vive un vero un terremoto politico.
Poche ore prima avevano presentato le proprie dimissioni i ministri della Giustizia, dell’Ambiente e delle Industrie Strategiche. Il nome del possibile sostituto di Kuleba è quello del suo vice, Andrei Sibiga.
Non si tratta del primo scossone del governo ucraino, Zelensky ha già ordinato diversi rimpasti dall’inizio della guerra e silurato sui collaboratiri dopo una serie di scandali di corruzione e, più recentemente, sostituendo il suo comandante supremo Mykola Oleshchuk come conseguenza dello stallo sul campo di battaglia.
Il presidente Zelensky ha detto che il prossimo autunno sarà estremamente importante e che le istituzioni statali devono essere configurate in modo che l’Ucraina raggiunga tutti i risultati di cui abbiamo bisogno. Per questo, ha spiegato serve rafforzare alcune aree del governo.