Milano, 3 set. (askanews) – “Alla conclusione della missione 18, la nostra nave Mare Jonio ha fatto ritorno a Trapani per sostenere le visite annuali del Rina e le ispezioni previste della Capitaneria di Porto. Qui è stato notificato ad Armatore e Comandante della nave un provvedimento dell’Autorità Marittima di bandiera che testualmente ‘diffida la società proprietaria e armatrice del rimorchiatore Mare Jonio dal continuare a intraprendere ogni attività preordinata alla effettuazione sistematica del servizio di ricerca e soccorso in mare’. Le motivazioni addotte? Sarebbero la mancanza della ‘relativa certificazione di idoneità’. Non solo: il documento si chiude con una minaccia: ‘l’inosservanza sarà sanzionata ai sensi dell’art. 650 c.p.’, cioè quella norma del Codice Penale che prevede l’arresto fino a tre mesi per chi non ubbidisce ai provvedimenti delle Autorità”. A renderlo noto è l’ong Mediterranea Saving Humans che punta il dito contro “un provvedimento grave” e “paradossale al tempo stesso”.
Secondo l’organizzazione umanitaria, “si tratta senza alcun dubbio di un’iniziativa voluta dal Governo in carica, dal ministro dell’Interno e da quello dei Trasporti. Un ulteriore capitolo nella guerra cieca e insensata condotta da questo esecutivo contro le navi della Flotta civile e il soccorso in mare. Il documento fa infatti esplicito riferimento alle operazioni di soccorso condotte dalla Mare Jonio tra il 24 e il 25 agosto, in stretta collaborazione con le motovedette della Guardia Costiera italiana, che in due casi su tre hanno trasferito a Lampedusa le persone (67 prima e 50 poi) assistite e recuperate dalla nostra nave, e in coordinamento con IT MRCC di Roma (la sala operativa nazionale per il soccorso marittimo della stessa Guardia Costiera) che ha assegnato poi il porto di Pozzallo per lo sbarco delle ultime 65 persone messe in salvo. Mentre in mare la Guardia Costiera collabora con la Mare Jonio per la salvaguardia di 182 vite umane, le Autorità Marittime – su ordine del Governo – ci diffidano dal soccorrere e minacciano sanzioni”. (Foto di repertorio).