Milano, 3 set. (askanews) – L’esempio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia esattamente 42 anni fa, “è ancora vivo e ci guida nell’affermare ogni giorno i valori fondanti della democrazia”. Così in una nota il presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto.
Nella brutale uccisione, ha ricordato, “perdevano la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo. Uno spietato attacco mafioso contro l’Italia e contro le istituzioni che però seppero reagire con fermezza e coraggio”.
“Oggi ricordiamo quel drammatico evento e rendiamo omaggio a un grande servitore dello Stato che ha sacrificato la propria esistenza a difesa del bene, per un Paese migliore” ha concluso.